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Norvegia, la premier Solberg sotto inchiesta per avere violato le norme anti-Coronavirus

Al centro del caso due cene a cui hanno partecipato più persone di quelle consentite. La prima ministra s'è scusata su Facebook, dicendosi pronta a pagare la multa

Festa di compleanno sotto la neve in barba alle restrizioni anti-Coronavirus. Finisce nei guai la premier norvegese Erna Solberg, sotto inchiesta della polizia per aver violato le norme sanitarie durante un weekend trascorso in compagnia della sua famiglia nella località sciistica di Geilo a fine febbraio per celebrare i suoi 60 anni, quando il Paese era alle prese con la cosiddetta variante inglese. Ben tredici membri della famiglia della premier avrebbero cenato in un ristorante il 25 febbraio quando era permesso riunirsi al massimo in dieci. Il giorno dopo la premier e altre 13 persone del suo entourage avrebbero cenato nel suo appartamento, contravvenendo nuovamente alle regole anti-Covid.

Le scuse su Facebook

La stessa Solberg, premier dal 2013, nota come la “Thatcher” norvegese per il suo stile di governo rigido, ha offerto le sue scuse e una spiegazione in un lungo post su Facebook. «In qualità di primo ministro, ho la responsabilità di seguire le regole e le raccomandazioni che si applicano – si legge nel post -. Ho contribuito personalmente ad adottare queste regole e raccomandazioni e dovrei quindi conoscere tutti i dettagli. Se la visita al ristorante verrà punita con delle multe, ovviamente pagheremo come tutti gli altri. Mi dispiace che io e la mia famiglia abbiamo infranto i regolamenti anti-Coronavirus, non sarebbe mai dovuto accadere. Ovviamente avremmo dovuto seguire tutte le raccomandazioni, come ho chiesto a voi di fare».

I over ett år har jeg bedt hver eneste en av dere om å følge regler og anbefalinger om smittevern. Det har de aller…

Posted by Erna Solberg on Thursday, March 18, 2021

La situazione pandemica e le elezioni imminenti

Il caso ha messo in imbarazzo sia Solberg sia il partito conservatore in vista delle elezioni parlamentari previste per il 13 settembre. Nel frattempo il governo, che ha deciso di prolungare la sospensione del vaccino di AstraZeneca anche dopo il via libera dell’Ema, è alle prese con una recrudescenza dell’epidemia. Lunedì il ministro della salute norvegese ha introdotto nuove restrizioni in 52 municipalità nella regione della capitale, Oslo, tra cui la chiusura di tutti i ristoranti, dopo che la settimana precedente l’esecutivo guidato da Solberg aveva annunciato che, nel caso in cui le autorità locali non fossero state in grado di appiattire la curva dei contagi, il governo avrebbe introdotto nuove misure a livello nazionale.

Foto di copertina: Facebook

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