Open Arms, la procura di Palermo chiede il processo per Salvini. Lui: «Ho difeso i confini»

Il leader leghista, accusato di sequestro di persona: «L’Italia non si è mai sottratta al dovere di assistenza a chi ne aveva bisogno»

La procura di Palermo ha chiesto il processo per Matteo Salvini nella nuova udienza preliminare di oggi, 20 marzo, nell’aula bunker del capoluogo siciliano, sul caso Open Arms. L’ex ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio, per «aver tenuto in mezzo al mare, per sei giorni, 147 migranti salvati dall’Ong Open Arms, nell’agosto 2019». Nel corso dell’istruttoria, il procuratore capo Francesco Lo Voi ha ricordato le deposizioni dell’ex premier Giuseppe Conte e del ministro degli Esteri Luigi Di Maio: «L’azione amministrativa, hanno detto, era del ministro dell’Interno, gli altri sapevano dopo». E ancora: «Il presidente Conte ha spiegato che non si è mai discusso in Consiglio dei ministri dei singoli casi e ancora meno della concessione del porto sicuro alle navi delle Ong». Secondo l’accusa, non ci sono risvolti politici, la questione è tutta «amministrativa»: «L’accusa è sostenibile in giudizio, si chiede il rinvio a giudizio per entrambi i reati così come configurati».


La testimonianza di Salvini

Dopo ludienza del 9 gennaio, Salvini è tornato a deporre in aula e ha detto di avere «difeso i confini», ribadendo che «i provvedimenti contestati erano adottati di concerto con il ministro della Difesa e con quello dei Trasporti, il presidente del Consiglio era informato». Il leader della Lega ha spiegato di aver operato esattamente come la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese: «Sono l’unico che sta pagando per tutti, io che garantivo la sicurezza dei confini e l’ordine pubblico». Difeso dall’avvocato Giulia Bongiorno, Salvini ha detto: «L’Italia non si è mai sottratta al dovere di assistenza a chi ne aveva bisogno». E ha attaccato il comandante della Open Arms: «Fu lui a rifiutare di trasbordare 39 migranti, in area Sar maltese, su una nave de La Valletta. Giorni dopo – ha aggiunto Salvini – il 18 agosto 2019, le autorità spagnole assegnarono ad Open Arms un porto di sbarco ad Algeciras, ma il comandante rifiutò questa soluzione». 


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