Coronavirus, via libera dell’Ema ai nuovi stabilimenti per produrre i vaccini in Ue. La Norvegia prolunga lo stop ad AstraZeneca

L’ente regolatorio europeo ha dato il via libera alla produzione in Olanda di AstraZeneca e in Germania di Pfizer. Le autorità sanitarie norvegesi seguono la decisione già presa dai colleghi danesi

PAESI BASSI

EPA/SEM VAN DER WAL | Il sito industriale di Halix, nei Paesi Bassi, dove verranno prodotte le dosi di vaccino AstraZeneca da destinare all’Unione Europea

Via libera dell’Ema alla produzione di vaccini AstraZeneca nei Paesi Bassi e di Pfizer in Germania

L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha dato il proprio via libera all’immissione in commercio nell’Unione Europea dei vaccini AstraZeneca, prodotti nello stabilimento di Halix a Leida, nei Paesi Bassi. Il sito industriale risulta essere di particolare rilevanza strategica poiché sino ad oggi è stato utilizzato per produrre vaccini da esportare nel Regno Unito. Al contempo, l’ente regolatorio europeo ha dato la propria autorizzazione all’immissione in commercio dei vaccini anti-Covid prodotti da Pfizer-BionTech prodotti nello stabilimento di Marburgo, in Germania. La notizia è stata accolta con favore da Bruxelles. In tal senso, la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, ha dichiarato: «Accogliamo con favore l’approvazione da parte dell’Agenzia europea dei medicinali del sito di produzione di AstraZeneca Halix, nei Paesi Bassi. Ora ci aspettiamo che i vaccini prodotti in questo sito vengano consegnati agli Stati membri dell’Unione Europea nei prossimi giorni, come parte dell’obbligo contrattuale e dell’impegno assunto da AstraZeneca nei confronti dei cittadini europei».


NORVEGIA

ANSA | Fiale del vaccino anti Covid di AstraZeneca

Lo stop segue quello già imposto dalle autorità sanitarie della Danimarca

Anche la Norvegia ha deciso di prorogare fino al 15 aprile la sospensione per l’uso del vaccino anti Covid prodotto da AstraZeneca, nonostante le rassicurazioni della scorsa settimana da parte dell’Ema. La decisione segue quella già presa ieri 25 marzo dalle autorità sanitarie della Danimarca, che hanno prolungato per altre tre settimane lo stop. Gli esperti norvegesi e danesi spiegano di non aver ancora escluso un possibile collegamento tra questo vaccino e i casi di trombosi emersi nelle scorse settimane.


FRANCIA

EPA/LUDOVIC MARIN | Il ministro della Salute francese Olivier Vèran

Dopo Parigi si allarga il lockdown in Francia

Aumentano i dipartimenti francesi sottoposti al lockdown, a fronte di un aumento della pressione sulle strutture ospedaliere e che il ministro della Salute francese, Olivier Véran, prevede in aumento nei prossimi giorni. Solo lo scorso giovedì, la Francia ha registrato oltre 45 mila nuovi casi di Coronavirus e 225 vittime in un giorno. Così come già deciso per Parigi la scorsa settimana e 15 dipartimenti, altri tre dovranno affrontare nuove restrizioni a partire dalla mezzanotte di oggi venerdì 26 marzo per almeno un mese. Si tratta del Rodano, quindi con la città di Lione, dell’Aube a est di Parigi e della Niève.

La maggior parte della attività commerciali non essenziali dovrà quindi chiudere, mentre vengono vietati gli spostamenti non solo tra dipartimenti in lockdown, ma anche oltre 10 chilometri dalla propria abitazione. Resistono invece le scuole, secondo il ministro Véran chiudere gli istituti scolastici sarebbe: «una soluzione di ultima istanza» considerando le conseguenze «molto pesanti» su bambini e famiglie.

USA

EPA/JUSTIN LANE | L’ingresso della sede centrale di Pfizer a New York

Anche Pfizer parte con i test dei vaccini sugli under 12

Negli Stati Uniti è cominciata la sperimentazione del vaccino anti Covid sui bambini sotto i 12 anni, con le prime somministrazioni fatte con Pfizer a due gemelle di 9 anni nel North Carolina. La casa farmaceutica americana prevede di fornire i primi risultati della sperimentazione nelle prossime settimane e i primi studi completi nella seconda metà dell’anno, con l’obiettivo di vaccinare i più piccoli già dall’inizio del 2022, come ha confermato la portavoce di Pfizer al New York Times, Sharon Castillo. Anche Moderna sta per cominciare i test sui bambini dai sei mesi ai 12 anni, AstraZeneca ha iniziato da circa un mese.

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