La corsa sui vaccini rischia lo stop, dopo il Veneto allarme dal Lazio: «Senza nuove dosi tra un giorno ci fermiamo»

Il generale Figliuolo ha annunciato 1,3 milioni di dosi da AstraZeneca entro domani, ma potrebbero non bastare per accelerare il piano come previsto. Nel Lazio fra due giorni mancherebbero 122 mila dosi

Correre con le somministrazioni sì, ma con le dosi necessarie per farlo. L’obiettivo di accelerare il ritmo delle vaccinazioni anti Covid è uno dei punti cardine del piano vaccinale nazionale, ma le forniture attese dalle aziende farmaceutiche continuano ad essere il grande problema. Risale a poche ore fa l’allarme lanciato dalla Regione d’Italia tra le più veloci in assoluto per categorie vaccinate: «Se nelle prossime 24 ore il Lazio non riceverà le 122 mila di dosi Astrazeneca previste, saremo costretti a sospendere le somministrazioni». A parlare è l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio d’Amato. «Mi auguro che tale sospensione venga scongiurata» ha aggiunto l’assessore, «la macchina imponente messa a punto dalla regione non deve fermarsi, ora servono i vaccini!» ha esortato con preoccupazione d’Amato.


Zingaretti: «A rischio i richiami»

A spiegare la situazione è anche lo stesso presidente di Regione Nicola Zingaretti: «Il tema non è la distribuzione, noi in questo istante potremmo triplicare le dosi dei vaccini». Secondo il presidente il nodo principale da dover sciogliere è il rapporto con le cause farmaceutiche. «C’è un piano, ma le aziende continuano a destare grande preoccupazione» continua Zingaretti, sottolineando come il problema più grande ora è quello dei richiami. «Quando, come nel caso del Lazio, hai fatto oltre 1 milione di vaccinati, bisogna continuare a vaccinare ma stare molto attenti ad avere i magazzini pieni per fare la seconda dose. Un margine di rischio c’è».


Nella notte di ieri la Regione Lazio ha aperto la prenotazione per i cittadini di 66 e 67 anni con oltre 36 mila adesioni, mentre di poche ore fa è stato l’annuncio delle vaccinazioni in farmacia per la fascia 55-60 anni a partire dal 20 aprile. «Abbiamo 1 milione di prenotazioni da qui a maggio» ha fatto eco al presidente l’assessore d’Amato, sottolineando come un arresto nelle forniture impedirebbe il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Lo stop annunciato anche in Veneto

L’emergenza dosi era stata segnalata anche dal presidente del Veneto Luca Zaia, che nella giornata di ieri ha annunciato lo stop delle vaccinazioni su tutto il territorio regionale. «Noi, che al momento siamo primi per vaccinazioni e ne facciamo 35 mila al giorno, annunciamo che sospendiamo le vaccinazioni, a parte qualche richiamo» aveva spiegato Zaia, lamentandosi dell’arrivo di una quantità non sufficiente di dosi Pfizer. «Ci sono arrivati 83 mila dosi, considerando che facciamo 35 mila vaccini al giorno, è chiaro che in un paio di giorni li esauriamo».

Figliuolo rassicura: «Dosi in arrivo tra oggi e domani»

«Tra oggi e domani arriveranno oltre 1,3 milioni di dosi di Astrazeneca». Il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo rassicura le Regioni sull’arrivo imminente di una nuova fornitura del vaccino di Oxford. A Cagliari per un sopralluogo nei due hub di somministrazione, insieme al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il generale ha ricordato dell’arrivo avvenuto poche ore fa di 500 mila dosi del vaccino Moderna e della consegna nella giornata di ieri di oltre 1 milioni di dosi Pfizer. «Questo darà nuovo fiato alle trombe per poter attuare il Piano in maniera coerente» ha aggiunto. Intanto il Paese non riuscirà ad avere il monodose  Johnson & Johnson prima del 16 aprile.

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