Pirlo sulla nascita della SuperLega: «Sviluppo per mondo del calcio». Guardiola boccia il progetto: «Questo non è sport»

Il manager del Manchester City ha criticato il sistema chiuso ad inviti che caratterizza la nuova controversa competizione.

«È uno sviluppo per il mondo del calcio». Il ct della Juventus, Andrea Pirlo, commenta così la nascita della SuperLega, la competizione calcistica riservata solo a 12 club sportivi. La società bianconera fa parte della rosa delle fortunatissime che potranno accedere al campionato d’elite, insieme al Milan e all’Inter. «Ci sono stati cambiamenti in questi anni: è cambiato tutto, è una novità ma non sono io il più adatto a spiegare, saprà meglio il presidente cosa stanno facendo», ha detto. E ha aggiunto che «il presidente (Andrea Agnelli, ndr) è venuto questa mattina a parlarci della cosa, è in prima linea per questo – ha aggiunto il tecnico bianconero – ma noi abbiamo la testa al presente e alla qualificazione in Champions League».


Guardiola: «Questo non è sport»

«La SuperLega non è sport», ha detto Pep Guardiola, manager del Manchester City, bocciando il progetto di SuperLega, e criticando il sistema chiuso ad inviti che caratterizza la nuova controversa competizione. Anche il Manchester City farà parte di questa nuova Lega. «Quando non esiste relazione tra l’impegno e il risultato, non è più sport», ha dichiarato il tecnico catalano alla vigilia della partita contro l’Aston Villa. «Ma stiamo parlando solo di un comunicato. Sono altre le persone che devono chiarire, che hanno l’obbligo e il dovere di uscire allo scoperto al più presto e di spiegare a tutto il mondo quale è la situazione e il perché della loro decisione. L’Ajax ha vinto quattro o cinque Coppe dei Campioni e non c’è? Devono spiegarlo a tutti noi».


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