La sveglia un attimo prima della dad, l’ansia perenne, la «vita persa»: i liceali (tornati a scuola) si raccontano – Il video

Agli studenti sono mancati i compagni di classe, le interrogazioni, i professori ma anche le partite a calcetto. Oggi il rientro in classe. Open è andato al liceo Manzoni di Milano

Altro che lezioni dal letto di casa, altro che Zoom, altro che webcam. Da oggi gli studenti, almeno in zona gialla, sono ritornati in classe, tra i banchi di scuola. Dopo un periodo fatto di isolamento causa Covid, rinchiusi dentro le mura di casa, davanti a un pc tutto il giorno, oggi hanno ripreso a “vivere”. «Abbiamo perso gli anni più belli della nostra vita, è come se ce li avessero tolti», ci dicono gli studenti, all’uscita di scuola, al liceo Alessandro Manzoni di Milano. Un anno in dad che i giovani definiscono «pesante»: «Stare tutto il giorno davanti a un pc non è stato affatto semplice, perdi la concentrazione e il rapporto coi compagni e coi prof si fa sempre più freddo. Adesso, invece, è tutta un’altra storia». Da una parte – proseguono – «siamo stati abbandonati, dall’altra hanno fatto tutto il possibile anche se avrebbero potuto dare più priorità alla scuola, aprendo anche in zona rossa, nei momenti più critici, con tutte le limitazioni del caso».


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