«L’avidità vaccinale ha penalizzato l’Europa. E per colpa di Paesi senza scrupoli, in Italia la vaccinazione di massa scatterà solo in estate, quando avremo 30 milioni di dosi disponibili al mese». Sono queste le parole del direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco affidate all’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia”. Nicola Magrini esprime un giudizio positivo a proposito dell’andamento della campagna vaccinale contro il Coronavirus che ha raggiunto l’obiettivo fissato per la fine di aprile di 500 mila somministrazioni al giorno: «A giugno i quantitativi di vaccino saranno notevolmente ampliati, anche a diverse modalità e a nuovi punti di somministrazione».
Il direttore dell’Aifa ha dunque affrontato il tema dell’avidità dei Paesi per le cure menzionando i contrasti che sono andati in scena tra i diversi blocchi – America, Gran Bretagna da una parte e Europa dall’altra – e commentando che non sono serviti. «Ci sono stati Paesi più rapidi compratori, ma la torta era una, e chi è arrivato prima ed ha preso più vaccini lo ha fatto a discapito di altri». «L’avidità vaccinale ha fatto venir meno la responsabilità sociale da parte di questi grandi Paesi – ha proseguito Magrini -. I comportamenti senza scrupoli hanno sicuramente inciso sullo slittamento della vaccinazione di massa, ad esempio in Italia, che non potrà avvenire prima dell’estate».
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