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Cancelleri 2021: «Come si fa a dire No al Ponte?». Cancelleri 2018: «È la 700esima priorità della Sicilia»

11 Maggio 2021 - 23:30 David Puente
Beppe Grillo nel 2016 definiva il progetto del Ponte «il trionfo del nulla politico», nel 2021 il suo pupillo siciliano cambia idea

Il Ponte no, non lo avevo considerato. Un altro pilastro della politica grillina e del Movimento 5 Stelle sta crollando, ma questa volta per sostenere la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Da qualche giorno lo storico Giancarlo Cancelleri, Sottosegretario alle Infrastrutture, è intervenuto ammiccando alla riapertura di un dibattito per il fantomatico collegamento tra la punta dello stivale e la Sicilia, mettendo da parte le lotte del partito originale. Lo scandalo è partito da un’intervista rilasciata dallo stesso Cancelleri, che ha voluto citare durante l’assemblea congiunta dei parlamentari M5s, in videoconferenza, per chiedere scusa «se qualcuno si è sentito offeso» , ma che avrebbe sentito Conte e che servirebbe «una commissione ad hoc». Era il 5 febbraio 2018 quando da Il Blog delle Stelle pubblica un post dal titolo «Sicilia nel medioevo con il centrodestra al governo: razionata l’acqua a Palermo» dove lo stesso Giancarlo Cancelleri contestava l’idea della «grande opera»:

Ieri ho sentito Berlusconi dire che la priorità della Sicilia è il ponte sullo stretto. Sì sì, eravamo convinti di esserci sbarazzati (del ponte e di Berlusconi) e invece, puntuale a ogni elezione, eccolo ritornare (il ponte e Berlusconi). Ci sarebbe solamente da sorridere se non fosse che a fare eco a Berlusconi si sono prontamente prodigati Musumeci e i suoi assessori; gli stessi che dopo 100 giorni di governo non hanno ancora combinato un bel niente per la Sicilia.

Che poi io non ho nulla contro il ponte, il problema è che chi parla e straparla di Sicilia, la conosce (la Sicilia) come forse io conosco il cinese. Basterebbe infatti abitarla un giorno per capire che nell’elenco delle priorità di questa martoriata terra, il ponte (se tutto va bene), si collocherebbe al settecentesimo posto. Sapete, ad esempio, che siamo in piena siccità e che da domani cominciano a razionare l’acqua? A Palermo si prevedono addirittura turni per approvvigionarsene. Cose da medioevo.

Non era contrario al ponte, attenzione! Però era contrario a porlo come una priorità perché prima bisognava occuparsi della Sicilia. Al momento, però, non sembra che la sua Regione abbia trovato giovamento dal 2018 ad oggi tale da far “saltare la fila” all’opera pubblica che per anni venne identificata come la «grande opera della propaganda berlusconiana» o «il trionfo del nulla politico» citando il fondatore del Movimento, Beppe Grillo, in un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno nel 2016. Non sono mancate le reazioni, come quella dell’europarlamentare Dino Giarrusso ad AdnKronos: «Mi sembra realmente insensato parlare del ponte sullo stretto, anche perché sul ponte abbiamo sempre avuto una posizione unitaria ed identitaria, ribadita mille volte in tutte le campagne elettorali, e non si è mai nemmeno discusso – né tantomeno deliberato – di cambiarla».

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