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Decreto Sostegni bis, intesa nel governo: subito un indennizzo in base al fatturato e saldo a fine anno

11 Maggio 2021 - 16:25 Redazione
Il provvedimento dovrebbe arrivare giovedì in Consiglio dei ministri. Riaperture e coprifuoco, in settimana la valutazione dei dati epidemiologici

Il decreto Sostegni bis, che dopo una serie di rinvii dovrebbe arrivare giovedì in Consiglio dei ministri, darà alle imprese più colpite dalla pandemia di Coronavirus nuovi contributi a fondo perduto in due tempi. Dal vertice con i capi delegazione della maggioranza andato in scena a Palazzo Chigi, infatti, è emersa un’intesa di massima che prevede innanzitutto ristori automatici sulla base del fatturato, e poi la possibilità di ricevere un saldo a fine anno, ricalcolando le perdite sulla base dei bilanci o delle dichiarazioni dei redditi. In questo modo si introdurrebbe di fatto un meccanismo di perequazione rispetto a quanto già ottenuto con la prima “rata”. Allo studio anche un’indennità ad hoc, aggiuntiva rispetto ai ristori, dedicata in particolare agli esercizi rimasti chiusi anche nel mese di maggio, per esempio i ristoranti senza spazio per i tavoli all’aperto.

L’idea di riformare il meccanismo dei ristori guardando non più solo al fatturato ma anche agli utili, ovvero alla differenza tra ricavi e costi, è stata promossa in particolare dal ministro dello Sviluppo economico, il leghista Giancarlo Giorgetti, anche alla luce delle interlocuzioni con le categorie produttive. Una delle questioni da risolvere riguardava la tempistica per l’erogazione dei nuovi contributi. A giugno le aziende chiudono i bilanci, mentre a novembre fanno la dichiarazione dei redditi in contabilità semplificata. La soluzione verso cui il governo si starebbe orientando è un mix tra fatturato e utili, mantenendo però inalterato il tetto massimo di 150 mila euro per le erogazioni e di 10 milioni di fatturato per la “taglia” delle aziende aventi diritto.

In pratica, i contributi a fondo perduto del decreto Sostegni bis dovrebbero funzionare così. Tutte le imprese che hanno già ricevuto o stanno ricevendo in questi giorni dall’Agenzia delle Entrate i bonifici previsti dal primo decreto Sostegni, riceveranno in automatico un altro bonifico di importo equivalente. Sempre sulla base del fatturato, potranno inoltre richiedere un ricalcolo del periodo di riferimento. In più, una volta approvati i bilanci o effettuate le dichiarazioni dei redditi, avranno diritto a chiedere un’ulteriore integrazione in base agli utili effettivi.

C’è poi il capitolo che riguarda le cartelle esattoriali. Il governo starebbe pensando a un congelamento per altri due mesi, valutando di tenere ancora ferma la macchina della riscossione fino alla fine di giugno. Sul punto, però, non è stata ancora presa una decisione definitiva. Nel decreto Sostegni bis dovrebbe trovare spazio anche un nuovo fondo da 500 milioni di euro per garantire l’avvio del prossimo anno scolastico a settembre. Tra le novità in arrivo, infine, dovrebbe essere confermato anche il rinvio della plastic tax.

Durante il vertice a Palazzo Chigi si è parlato anche di coprifuoco alle 23 e riaperture dei centri commerciali nel weekend, dei ristoranti anche al chiuso e della ripartenza del settore degli eventi, in particolare dei matrimoni. Il tema è stato sollevato da Lega, Forza Italia e Italia Viva, che ne hanno parlato con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. I partiti avrebbero ottenuto la promessa di un “tagliando” ai dati epidemiologici entro questa settimana, per decidere il da farsi. Ma il M5s ha sottolineato come rispetto alla prossima cabina di regia ci sia la «convergenza di tutte forze» politiche, stigmatizzando «la propaganda di chi continua a fare uscite nel segno dei distinguo, costruendo una narrazione di contrapposizione che non si adatta al periodo storico che stiamo vivendo». Anche il Pd si è detto favorevole a discutere di riaperture, se i numeri migliorano e se la campagna vaccinale proseguirà a ritmi serrati.

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