Vaccini, Pfizer avverte le Regioni: «No al rinvio della seconda dose». Figliuolo insiste: «Conta il parere del Cts»

Lazio, Liguria, Toscana, Emilia, Piemonte e Campania hanno deciso di aumentare l’intervallo tra le due somministrazioni, su indicazione del team di esperti. Il direttore medico dell’azienda in Italia: «Attenersi agli studi scientifici». Ma il commissario tira dritto

Sulla possibilità di allungare a 5 settimane la finestra temporale per la somministrazione del richiamo del vaccino contro il Coronavirus prodotto da Pfizer, Valeria Marino, direttore medico in Italia del colosso americano, ha avvertito: «Il vaccino è stato studiato per una seconda somministrazione a 21 giorni». Non esistono oggi «dati su di un più lungo range di somministrazione, se non nelle osservazioni di vita reale, come è stato fatto nel Regno Unito». «Osserveremo quello che succede. Come Pfizer dico però di attenersi a quello che è emerso dagli studi scientifici perché questo garantisce i risultati che hanno permesso l’autorizzazione», ha detto Marino nel corso di un’intervista a Sky Tg24.


Il consiglio del Cts e la decisione delle Regioni

La raccomandazione di Pfizer arriva dopo che Lazio, Liguria, Toscana, Emilia, Piemonte e Campania hanno deciso, su consiglio del Cts, di allungare i tempi di somministrazione della seconda dose di farmaco anti Covid. Una soluzione valida per il Comitato perché «non inficia l’efficacia della risposta immunitaria». Il parere è arrivato dopo il pressing della struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo. Proprio il commissario, dopo la raccomandazione di Pfizer, ha ribadito alle Regioni che il punto di riferimento restano i pronunciamenti del Cts.


Lunedì 10 maggio l’unità di crisi Covid della regione Lazio ha comunicato che a partire dal lunedì 17 maggio saranno estesi i richiami del vaccino Pfizer a 5 settimane, ossia 35 giorni, spiegando che «tutti gli interessati verranno avvisati in anticipo via sms e l’allungamento, recependo le raccomandazioni del comitato tecnico scientifico e della struttura commissariale, consentirà un aumento della platea delle prime dosi del vaccino Pfizer a partire già dal mese in corso, ovvero determinando un aumento della copertura della popolazione. Nessuna modifica, al momento, invece per tutti gli altri vaccini. A titolo esemplificativo chi doveva fare il richiamo Pfizer il 17 maggio lo farà sempre nello stesso luogo e alla stessa ora il 31 di maggio e così a seguire».

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