L’Iss lavora a un vaccino anti-Covid a lunga copertura ma «è ancora in fase di studio preclinico»

L’Istituto superiore di sanità nega che ci siano ritardi nello sviluppo del farmaco. E aggiunge che per ora non è possibile fare stime sulla sua efficacia e durata

L’Istituto superiore di sanità, dopo le notizie apparse sulla stampa circa un «super vaccino inutilizzato» contro il Coronavirus che assicurerebbe una lunga copertura dall’infezione (si parla di 17 anni), ha precisato che il preparato è ancora in fase di studio preclinico su modelli animali. Nessuno stop, dunque, semplicemente «tale fase non è stata ancora completata». La ricerca, aggiunge l’Istituto, «non ha subito arresti, ma sta seguendo il normale iter di consolidamento come per tutti gli altri potenziali modelli vaccinali».


La possibile lunga durata della copertura vaccinale «ovviamente non è ancora supportata da evidenze scientifiche, ma si basa su dati di letteratura e nel corso dello sviluppo non è esclusa la necessità di un’integrazione con le attuali tecnologie vaccinali (vaccini a mRNA). La fase attuale, inoltre, non permette di fare una stima quantitativa dell’efficacia e dell’effettiva durata della copertura vaccinale».


La tecnologia del vaccino oggetto di studio «è basata sull’attivazione dell’immunità indotta dalle cellule CD8 T, è originale rispetto alle altre in uso e se ne stanno valutando ulteriori possibili sviluppi». L’Istituto, nel riconoscere il potenziale della ricerca, afferma di aver «supportato sistematicamente le richieste di finanziamento necessarie al suo sviluppo e ha reputato opportuno, inoltre, proteggerla depositando un’ulteriore domanda di brevetto per garantirne eventualmente un uso finalizzato alla tutela della salute pubblica».

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