I numeri in chiaro, Maga: «Fondamentale vaccinare subito gli over 60. I tamponi non devono mai scendere sotto i 300 mila» – Il video

Il direttore del laboratorio dell’Istituto di Genetica del Cnr di Pavia: «Possibile che nel 2022 sia necessaria una terza dose di vaccino»

L’epidemia di Coronavirus in Italia mostra una «tendenza al miglioramento ormai consolidata» e non c’è motivo di pensare a un probabile capovolgimento della situazione. Anzi, è più probabile che i parametri «miglioreranno ulteriormente». Però le Regioni devono provvedere «il prima possibile a immunizzare gli oltre 4,5 milioni di over 60 che ancora non hanno ricevuto nemmeno la prima dose di vaccino» e i tamponi «non devono mai scendere sotto quota 300 mila nei giorni feriali», per non rischiare di perdere il polso dell’incidenza del virus sulla popolazione. Il professor Giovanni Maga, direttore del laboratorio dell’Istituto di Genetica molecolare del Cnr di Pavia, analizza così l’evoluzione del contagio per la rubrica I numeri in chiaro.


«Il dato importante è la riduzione dei ricoverati nei reparti Covid, dei ricoveri in terapia intensiva e anche della quota di persone infette. Siamo scesi sotto quota 300 mila, quindi il livello si è dimezzato rispetto anche solo a un mese e mezzo fa», ha puntualizzato Maga. Mentre per quanto riguarda i decessi, anche questo parametro «è significativamente più basso rispetto a qualche settimana fa». Merito del «progredire della campagna vaccinale», che deve proseguire alla massima velocità. Ricordando comunque ai cittadini che occorre mantenersi prudenti, perché «con oltre 5 mila nuovi positivi al giorno il rischio di contagiarsi c’è e quindi bisogna rispettare le regole».


Infine, una previsione: nel 2022 sarà necessario sottoporsi a una terza dose di vaccino? Per Maga si tratta di un’ipotesi plausibile: «Attualmente possiamo dire che la copertura vaccinale dura 7-9 mesi e secondo me è possibile arrivare anche a 12. Ma oltre questo termine non abbiamo dati per dire se la copertura potrà essere più lunga nel tempo. Quindi è possibile che dopo 9-12 mesi dal richiamo si renda necessaria anche una terza dose. Sulla base delle attuali evidenze scientifiche non lo possiamo escludere».

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