Sale la tensione a Gerusalemme, tornano gli ebrei alla Spianata delle Moschee. Protesta l’Anp: «Brutale provocazione di Israele»

A pochi giorni dal cessate-il-fuoco raggiunto a Gaza, la polizia ha ripreso a far entrare nel luogo sacro gruppi di 20 fedeli al massimo, per quattro ore al giorno

A pochi giorni dal cessate-il-fuoco raggiunto la sera del 20 maggio con Hamas nella Striscia di Gaza, e per la prima volta nell’arco degli ultimi 20 giorni, Israele ha autorizzato l’ingresso di fedeli ebrei sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme, che per l’ebraismo è il Monte del Tempio. L’ingresso di ebrei nell’area era stato vietato dopo gli scontri avvenuti durante le celebrazioni del Ramadan, mentre adesso la polizia israeliana sta facendo entrare sulla Spianata gruppi di 20 fedeli ebrei al massimo, per quattro ore al giorno. Immediata la reazione dell’Autorità nazionale palestinese. Aver autorizzato l’ingresso di ebrei «rappresenta una brutale provocazione dei sentimenti dei musulmani da parte di Israele, ha dichiarato infatti il ministero degli Esteri guidato da Riyad al-Maliki, definendo l’episodio «la continuazione dell’aggressione al nostro popolo in generale e contro Gerusalemme e i suoi luoghi santi in particolare».


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