Concertone, la Vigilanza Rai non vuole sentire Fedez: «Mandi una memoria». Il rapper: «Paura eh?»

Secondo la valutazione del presidente della Commissione vigilanza Rai, Alberto Barachini, l’audizione sarebbe «impropria e inopportuna»

Niente audizione per Fedez in Vigilanza Rai sul caso del Concerto del Primo Maggio. La commissione parlamentare ha votato all’unanimità la valutazione di Alberto Barachini, presidente della Commissione Vigilanza Rai, senza però votare la richiesta di audizione avanzata nei giorni scorsi dal rapper. Secondo la Rai, quella di Fedez, sarebbe un’audizione «impropria», perché non esistono precedenti. Ma l’audizione sarebbe anche «inopportuna», vista la querela per diffamazione depositata dalla Rai a carico di Fedez, ritenendo «illecita» la diffusione della telefonata del rapper con i vertici di Rai 3. La Commissione, però, ha accolto la richiesta di quanti chiedevano di poter comunque ascoltare la versione dell’accaduto da parte di Fedez. E così, han chiesto a Fedez di inviare una sua memoria sui fatti del Concertone. 


Fedez: «Questa è la decisione di quelli del “serve il contraddittorio”»

Ma la risposta non si è fatta attendere. «Paura eh? – scrive Fedez su Twitter commentando la decisione della Vigilanza -. (Questa è la decisione di) quelli del “serve il contraddittorio”». E aggiunge:  «Il leghista (Massimiliano Capitanio) che ha annunciato la querela della Rai nei miei confronti ieri diceva: “Non abbiamo sete di vendetta e ci siamo già dichiarati disponibili ad accogliere la richiesta di Fedez di venire in audizione in Vigilanza”». Ma il rapper, infine, taglia corto: «Oggi hanno cambiato idea. Ne prendo atto, non credo ci sia nulla da aggiungere. “Adeguarsi al sistema”». 


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