Le telecamere di sorveglianza della zona potrebbero far luce sulla scomparsa di Saman Abbas, 18enne di origine pakistana residente a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. La sera del 29 aprile scorso, alle 19.15, un video riprende 3 persone aggirarsi con due pale, un secchio, un sacchetto azzurro, un piede di porco e altri strumenti da lavoro dietro la casa della famiglia Abbas. Nel filmato si vedono anche i tre uomini dirigersi verso i campi e fare ritorno all’abitazione alle 21.50. Le registrazioni, visionate dai carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia e della Compagnia di Guastalla, corroborano l’ipotesi che la ragazza sia stata uccisa, forse per essersi opposta alle nozze combinate con un suo cugino pakistano.
Il matrimonio, fissato per lo scorso 22 dicembre – Saman Abbas era ancora minorenne -, non si è celebrato: la ragazza non si è imbarcata sul volo, i cui biglietti erano stati acquistati dai genitori, e aveva raccontata la vicenda agli assistenti sociali del Comune che, a loro volta, hanno segnalato la questione alle forze dell’ordine. A loro carico sarebbe stato aperto un fascicolo con l’accusa di costrizione o induzione al matrimonio. Emergono, intanto, nuovi dettagli sulle motivazioni che avevano spinto Saman Abbas a tornare nella casa dei suoi genitori. Dopo il suo rifiuto alle nozze combinate, infatti, la ragazza era stata accolta in una comunità protetta. Saman Abbas, lo scorso aprile, era tornata nell’abitazione dov’era cresciuta per recuperare i suoi documenti, riporta l’Ansa. Il suo trasferimento in comunità, invece, era avvenuto il 27 ottobre, con un intervento urgente disposto dalla procura per i minorenni di Bologna.
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