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Dietrofront delle Regioni sui matrimoni: obbligo di Green pass anche in zona bianca. Le linee guida per le riaperture

Ecco come ripartiranno le attività a partire da martedì 1° giugno, secondo il documento definitivo approvato dai governatori

Dal primo giugno, con l’entrata in vigore della nuova ordinanza del ministero della Salute, tre Regioni passeranno in zona bianca. Si tratta di Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Da martedì inizieranno inoltre ad essere applicate le nuove regole per la riapertura di quelle attività «maggiormente penalizzate dal meccanismo delle chiusure», si legge nel documento sulle linee guida stilato dalle Regioni.

Il documento

Anche nelle zone bianche gli ospiti di battesimi, comunioni e matrimoni, a differenza di quanto annunciato, dovranno mostrare un Green pass, ovvero un certificato di avvenuta vaccinazione contro la Covid-19 (con entrambe le dosi), un certificato di guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. «Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, devono svolgersi nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell’art.1, comma 14, del decreto-legge 33/2020 e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi di cui all’articolo 9 del dl 52/2021 anche in zona bianca – ha precisato in serata la Conferenza delle Regioni -. Il comma 2 dell’art 9 del Dl 65/2021 si limita a stabilire l’anticipazione della possibilità delle feste in zona gialla al 15 giugno, ma restano ferme le modalità di svolgimento indicate nella norma». Per quanto riguarda la ristorazione, salta il limite di massimo quattro persone sedute a mangiare, e viene confermato il metro di distanza tra i tavoli e l’utilizzo della mascherina ogni qualvolta che ci si alza.

«Stop alle restrizioni con un’elevata adesione alla campagna vaccinale»

Nella premessa del documento si legge: «Un’elevata adesione alla campagna vaccinale, favorita da un’adeguata promozione della stessa, determinerà le condizioni immunitarie di protezione dallo sviluppo di patologia grave e d’infezione sia dei lavoratori sia degli utenti delle attività… contribuendo a evitare che si ripresentino le condizioni che hanno portato alle diverse restrizioni nel corso degli ultimi 15-16 mesi». Le nuove linee guida delle Regioni prevedono tra l’altro che in tutte le attività vengano usati da parte dei lavoratori «dispositivi di protezione delle via aeree finalizzati alla protezione del contagio». Altre indicazioni di carattere generale prevedono la «frequente pulizia e l’igienizzazione delle mani», e la definizione «del numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio, ai ricambi d’aria e alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita».

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