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Rapporto Iss, l’ultima conferma sui vaccini: rischio decessi ridotto del 95%. A un mese dalla prima dose il contagio cala dell’80%

07 Giugno 2021 - 07:49 Redazione
Per il presidente Silvio Brusaferro «Questi dati confermano la necessità di raggiungere presto alte coperture in tutta la popolazione»

La campagna vaccinale ha fatto crollare il rischio di infezione al Coronavirus nelle persone che hanno già ricevuto la somministrazione del farmaco, riducendo così drasticamente la possibilità di ricovero e di decesso. Il risultato della ricerca è stato inserito all’interno del report stilato dal Gruppo di lavoro dell’Istituto superiore di Sanità e Ministero della Salute – Sorveglianza vaccini Covid-19 – in collaborazione con i referenti regionali della sorveglianza integrata e con i Referenti regionali della anagrafe nazionale vaccini. Il rapporto dell’Iss analizza i dati a partire dal 27 dicembre 2020 (giorno di avvio della campagna vaccinale in Italia) al 3 maggio 2021, per un totale di 13,7 milioni di soggetti vaccinati. Dai dati emerge che il 95% delle persone vaccinate con vaccino Comirnaty o Moderna ha completato il ciclo vaccinale, ricevendo due dosi nei tempi indicati dal calendario vaccinale. Diversa la condizione per chi ha ricevuto AstraZeneca: in questo caso nessuno aveva completato il ciclo nel periodo preso in analisi.

Il rapporto Iss

Dallo studio emerge che il rischio di infezione, ricovero e decesso diminuisce progressivamente dopo le prime due settimane dalla prima dose. A 35 giorni dall’inizio del ciclo vaccinale crollano dell’80% le infezioni, del 90% i ricoveri e del 95% i decessi; questi effetti sono simili sia negli uomini che nelle donne e in persone di diverse fasce di età. «Questi dati – commenta il Presidente dell’Iss Silvio Brusaferro – confermano l’efficacia delle vaccinazioni e della campagna vaccinale, e la necessità di raggiungere presto alte coperture in tutta la popolazione per uscire dall’emergenza grazie a questo strumento fondamentale».

Vaccini e riduzione di rischio

  • Riduzione del rischio di infezione, rispetto al periodo 0-14 giorni dalla prima dose
Fonte: Istituto superiore di Sanità
  • Riduzione del rischio di diagnosi con successivo ricovero, rispetto al periodo 0-14 giorni dalla prima dose
Fonte: Istituto superiore di Sanità
  • Riduzione del rischio di diagnosi e successivo decesso, rispetto al periodo 0-14 giorni dalla prima dose
Fonte: Istituto superiore di Sanità

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