Reddito di emergenza, dal 1° luglio via libera alle nuove domande. Come funziona e chi può riceverlo

La misura, introdotta nel 2020, prevede un contributo fino a un massimo di 800 euro per le famiglia con un Isee inferiore ai 15mila euro

Scade il 31 luglio il termine ultime per presentare le domande del Reddito di emergenza per le mensilità di giugno, luglio, agosto e settembre. Le domande potranno essere inoltrate solo a partire dal primo luglio. A ricordarlo è l’Inps in una nota pubblicata sul sito. Da oggi, invece, inizieranno i pagamenti delle mensilità del Reddito di emergenza per chi ha fatto domanda e maggio e per chi percepiva Naspi e Discoll. Le domande possono essere inviate attraverso il sito internet dell’Inps autenticandosi con Pin e, per chi ne è in possesso, dello Spid, o della Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica e Istituti di Patronato.


Che cos’è il Rem

Il reddito di emergenza è stato introdotto nel 2020 con il decreto rilancio, e poi rinnovato più volte. La misura è rivolta ai nuclei famigliari con un Isee inferiore ai 15 mila euro. Potranno dunque accedervi le famiglie che, oltre a rispettare i requisiti patrimoniali, non percepiscono il reddito di cittadinanza o altre bonus e indennità introdotti dal governo durante la pandemia. I contributi vanno da un minimo di 400 euro a un massimo di 800. Per le famiglie con disabili o persone autosufficienti l’importo può arrivare fino a 840.


A chi spetta

Per accedere al reddito di emergenza è necessario essere residenti in Italia, avere un patrimonio mobiliare inferiore a 10 mila euro. Un tetto che aumenta di ulteriori 5 mila euro per ogni membro del nucleo familiare diverso dal richiedente. Per presentare domanda bisogna inoltre avere un Isee non superiore ai 15 mila euro. Si può accedere al servizio Rem attraverso il portale dedicato sul sito dell’Inps, oppure attraverso i servizi del Caf e dei Patronati.

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