Gianni Rivera sul vaccino anti Covid non si pente e tira dritto: «Non lo farò, darlo ai ragazzi è folle. Burioni mi dà del Babbeo? Non so chi sia»

Per l’ex azzurro i vaccini in circolazione non sono stati sperimentanti: «Li hanno messi in vendita perché dovevano guadagnare»

Dopo il suo intervento a Porta a Porta, in cui ha dichiarato di non volersi vaccinare, e il tweet al vetriolo di Roberto Burioni, non si ferma la polemica tra Gianni Rivera e il virologo italiano. «Campioni nello sport, ma babbei nella vita. Che amarezza, pensando a quanto gli sportivi potrebbero fare per il bene comune», aveva scritto su Twitter Burioni. Un cinguettio a cui oggi è arrivata la replica di Rivera. «Babbeo? Non so chi sia, io ricordo Burioni che giocava con me. Non so davvero chi sia, pensavo a un burrone, o un grosso burro. Si vede che è diventato popolare e ne ha approfittato», ha dichiarato l’ex pallone d’oro a La Zanzara. «Quelli bravi non li invitano mai perché hanno paura delle stesse cose che dico io. Vari medici non li invitano e non scrivono sui giornali perché dicono queste cose – ha aggiunto l’ex azzurro – Montaigner che ha vinto una piccola cosa come un Nobel, siccome non è d’accordo su questo sistema non viene mai sentito. Vaccinare i ragazzini? È ancora più folle». Ribadendo di non volersi far vaccinare, Rivera ha ripetuto che «questi vaccini non li hanno sperimentati, li hanno messi in vendita perché dovevano guadagnare e lo hanno fatto». L’anno scorso, ha detto, «sono morte più persone per l’influenza piuttosto che nell’anno del Covid. È tutto esagerato, hanno terrorizzato la gente. E quelli che fanno i vaccini vogliono costringere gli altri a farlo».


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