È morta Miriam, la 31enne italiana travolta da un monopattino a Parigi: è ancora caccia alle due ragazze alla guida

L’incidente era avvenuto lunedì sera, sulle rive della Senna. Da subito le condizioni della ragazza sono sembrate gravi. La famiglia ha autorizzato la donazione degli organi

Miriam Segato aveva 31 anni. Veniva da Capalbio, in Toscana, ma era a Parigi per lavorare come cameriera in un locale italiano. La sera di lunedì 14 giugno stava passeggiando con una sua amica sulle rive della Senna, nella zona centrale dell’ Ile-de-la-Cité. Due ragazze a bordo di un monopattino elettrico l’hanno travolta. Miriam ha sbattuto la testa sul marciapiede. Nessuna delle due si è fermata a soccorrerla. Miriam è morta poco dopo tre giorni di ricovero all’ospedale di Pitié-Salpêtrière. I suoi organi sono stati espiantati e donati. A riportare la notizia è il giornale Le Parisien. La procura di Parigi sta indagando per omicidio colposo, con l’aggravante dell’omissione di soccorso. Dopo l’incidente Miriam è stata soccorsa da una squadra di sommozzatori che stava pattugliando il fiume. Nonostante i tentavi di rianimazione e 30 minuti di massaggio cardiaco, la ragazza non è riuscita a superare l’incidente. Una volta dichiarata la morte, i genitori hanno dato il consenso per la donazione degli organi.


Ora la polizia sta cercando le due ragazze che erano a bordo del monopattino. Sull’incidente è intervenuto anche David Belliard, assessore ai trasporti del Comune di Parigi. Anche lui ha chiesto alle ragazze di presentarsi alla polizia. Nella capitale francese al momento i monopattini possono muoversi senza limitazioni. Anzi. Il 13 maggio proprio Belliard aveva lanciato il progetto Paris Respire, un piano per togliere il traffico di transito dal centro della città. In questo modo ad essere favorita sarebbe proprio la circolazione di bici e monopattini. A una domanda sulla pericolosità dei monopattini a Parigi, Belliard ha risposto: «La mia priorità è la sicurezza degli utenti più vulnerabili, i pedoni».


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