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Il Codacons di nuovo contro Fedez, l’esposto per il video di ‘Mille’: «Fa pubblicità occulta»

L'ennesimo attacco dell'associazione dei consumatori contro l'artista arriva per l'ultimo brano lanciato con Orietta Berti e Achille Lauro. Tutta colpa del riferimento alla Coca-Cola

Il Codacons torna all’attacco di Fedez, finito nel mirino dell’associazione dei consumatori stavolta per la presunta pubblicità occulta nel video di Mille, il nuovo singolo del rapper con Achille Lauro e Orietta Berti. Fedez era già stato ripetutamente bersaglio del Codacons negli ultimi mesi, prima con le polemiche sul televoto su Sanremo spinto da sua moglie Chiara Ferragni e poi per aver indossato un cappellino della Nike durante il Concertone del 1 maggio, che di polemiche è stato già di suo ricchissimo. Secondo l’ultimo comunicato del Codacons, il video di Mille è: «una vera e propria incitazione al consumo di Coca-Cola, oltre che una pubblicità camuffata da brano musicale che viola le regole disposta dall’Antitrust».

Le motivazioni

Secondo Codacons, le ripetute citazioni della bevanda nel brano non sono anticipate da un avviso che «informi gli spettatori circa l’inserimento di marchi a fini commerciali all’interno del video». È però la stessa associazione a riconoscere che tra le indicazioni contenute nel canale YouTube, dove il brano ha superato le 7 milioni di visualizzazioni, c’è scritto testualmente: «Il filmato contiene marchi e prodotti per fini commerciali. Product placement: Coca-Cola». Ma secondo Codacons neanche questo basta. «Ciò in violazione delle disposizioni dell’Antitrust che solo pochi mesi fa, sollecitata dal Codacons che aveva denunciato la presenza di pubblicità occulta all’interno di alcuni video musicali, ha disposto che nei videoclip debba essere reso palese l’inserimento di prodotti a fini commerciali, prevedendo segnali in sovrimpressione che avvisino circa la presenza di marchi a scopo promozionale, pena, in caso di inottemperanza, la sanzione pecuniaria da 10mila a 5 milioni di euro». Per questo Codacons ha intenzione di presentare un esposto all’Antitrust e all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, per chiedere addirittura di vietare la diffusione e la trasmissione del video sia sul web che in tv. Almeno finché non sia eliminato il riferimento alla Coca-Cola.

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