Conte sceglie il silenzio dopo lo strappo di Grillo: «È amareggiato, ancora qualche ora prima di rispondere»

Grillo ha scelto. Conte in queste ore non può far altro che prenderne atto. E ai suoi dice: «La rottura dimostra che il M5s necessita di passi avanti sul fronte della democrazia interna»

Parlerà, ma non a caldo. La linea di Giuseppe Conte è quella del silenzio, della calma. Ha bisogno di tempo per ragionare, per elaborare una risposta scegliendo accuratamente le parole più opportune. La situazione lo richiede visto che l’attacco di Beppe Grillo nei suoi confronti ha suggellato definitivamente la rottura e ha mandato all’aria i suoi progetti riformatori per il M5s. Il fondatore del Movimento non ha accettato le condizioni dettate dall’ex premier alla memorabile conferenza stampa al Tempio di Adriano. «Nessuna diarchia – aveva detto con aria di sfida -. Grillo decida se essere il genitore generoso o il padre padrone». E Grillo ha scelto. Conte in queste ore non può far altro che prenderne atto. Ma sembra scontato che il suo futuro politico non finisce qui. Un partito suo? Può darsi. Secondo molti pentastellati avrebbe i numeri che gli servono, anche se da questa lotta esce inevitabilmente molto indebolito. L’ex premier intanto si è preso qualche ora per ragionare, la notte porterà senz’altro consiglio. Alle persone vicine con cui ha scambiato una battuta veloce, non ha nascosto l’amarezza per la decisione di Grillo, come raccontano alcune fonti all’Adnkronos. Non a caso, la presa di posizione del fondatore del Movimento per Conte «dimostra chiaramente che il M5s necessita di passi avanti sul fronte della democrazia interna».


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