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La Nfl dichiara con «orgoglio» che il «Football è gay. Se ami questo gioco sei il benvenuto» – Il video

Con un video pubblicato su Twitter, la lega americana si schiera dalla parte della comunità Lgbtq+

Dopo il coming out del giocatore Carl Nissab, la Nfl (la lega di football nordamericano) ha condiviso su Twitter un post dichiarando che «il Football è gay». «Se ami questo gioco, sei benvenuto qui. Il Football è per tutti», ha scritto la Nfl nel mese del Pride, condividendo anche un video in cui le parole gay, lesbica, queer, transgender, potere e vita appaiono una dopo l’altra. «La Nfl sta dalla parte della comunità LGBTQ+ oggi e ogni giorno». Una presa di posizione importante e storica per la lega americana, dopo anni di tabù sull’omosessualità. «Spero davvero che un giorno video come questo non siano necessari, ma fino ad allora farò del mio meglio e farò la mia parte per coltivare una cultura che accetti, che sia compassionevole», ha dichiarato il giocatore Nassib, aggiungendo che donerà 100 mila dollari a The Trevor Project, un’organizzazione che lavora per prevenire il suicidio tra i giovani che appartengono alla comunità LGBTQ+.

La svolta della Nfl dopo anni di polemiche su razzismo e discriminazioni di genere

Il video pubblicato dalla NFL lunedì includeva anche alcune statistiche: «I giovani LGBTQ+ con almeno un adulto che accetta il loro coming out hanno il 40% in meno di rischio di tentare il suicidio». Lo stesso giorno in cui il video è uscito, Amit Paley, CEO e direttore esecutivo di The Trevor Project, ha scritto un editoriale per il New York Times chiedendo a manager, allenatori, scuole e associazioni sportive professionali di «rompere il silenzio e lo stigma intorno all’essere LGBTQ nello sport, favorendo un ambiente sicuro e inclusivo». Negli anni la NFL è finita al centro di diverse polemiche politiche e sociali, come quella che riguarda il Black Lives Matter quando il giocatore Colin Kaepernick era stato escluso dalla lega per essersi inginocchiato contro il razzismo durante l’inno americano.

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