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A scuola solo chi è stato vaccinato? L’ipotesi per evitare un altro anno in Dad con la variante Delta

La copertura vaccinale sugli under 19 marcia a ritmi bassissimi, mentre gli esperti avvertono che con la diffusione dalla variante Delta i più giovani rischiano di essere grandi serbatoi per il virus. Il rischio è che per il prossimo anno la Dad non sarà ancora archiviata

L’inizio del prossimo anno scolastico arriverà con due certezze su cui concordano gli esperti: entro settembre la variante Delta in Italia riguarderà il 90% dei casi; i ragazzi, più spesso asintomatici rispetto agli anziani, sono: «un grosso serbatoio per la circolazione del virus e delle sue varianti e vanno vaccinati subito», dice a Repubblica la neopresidente della Società italiana di pediatria, Annamaria Staiano. Il rischio che il ritorno in classe assomigli maledettamente a quello dell’anno scolastico precedente con la Dad in agguato si sta facendo sempre più concreto davanti ai numeri delle vaccinazioni, soprattutto per i giovanissimi, che marciano a rilento. Per questo cresce l’ipotesi che le lezioni in presenza possano essere riservate solo a chi ha già ricevuto la vaccinazione, idea partita per poi essere in parte ritrattata dall’assessore regionale alla Sanità dell’Emilia-Romagna, Raffaele Donini, come riporta la Stampa.

L’ipotesi del ritorno a scuola in presenza solo per i vaccinati

Finora ad aderire alla campagna di vaccinazione con maggiore entusiasmo sono stati i maturandi e i ragazzi delle superiori, spinti anche dalla voglia di riprendersi quella libertà di muoversi e godersi l’estate dopo lunghissimi mesi di limitazioni. Sono l’80% dei giovani vaccinati tra i 12 e 19 anni, su cifre assolute però ancora bassissime. Su 4,5 milioni di ragazzi, finora spiega la dottoressa Staiano, hanno ricevuto la prima dose 727 mila, cioè il 15%. Meno ancora hanno concluso il ciclo di vaccinazione: 127 mila, appena il 2,7%. Il dato più allarmante riguarda i ragazzi sotto i 16 anni: solo 150 mila avrebbero ricevuto almeno una dose, mentre la maggior parte di chi a settembre andrà alle medie e comincerà le superiori attende ancora.

La sola ipotesi che si possa rendere di fatto obbligatoria la vaccinazione per poter frequentare la scuola ha fatto sollevare comitati di genitori e sindacati. Che lo scenario si realizzi resta improbabile, ma che dal Cts possano arrivare indicazioni stringenti sul ritorno in classe è più che possibile. Nelle nuove linee guida previste per l’anno scolastico che comincerà a settembre potrebbe infatti rientrare il livello di copertura vaccinale, sia del personale scolastico che degli studenti, per decidere se una singola scuola deve o meno far ricorso alla Dad. Il timore dei pediatri però è che settembre sia ormai troppo tardi per completare la copertura vaccinale, prima almeno che la variante Delta si diffonda anche tra i più giovani.

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