Il prossimo presidente della Repubblica? Lino Banfi fa il tifo per Berlusconi: «Sarebbe bellissimo»

«Chissà che non s’inventi un’altra onorificenza tipo l’allenatore del Quirinale, per affrontare con serenità tutte le grane che un garante della Costituzione si trova a fronteggiare», ironizza l’attore

C’è chi sostiene che il lavorio per decidere chi sarà il successore di Sergio Mattarella al Colle sia già iniziato da tempo. Altri dicono sia ancora troppo presto, oltre che irrispettoso, parlarne. Intanto i nomi circolano, eccome se circolano. C’è però sempre il timore che queste ipotetiche candidature vengano via via bruciate con l’andar del tempo, a furia di rimbalzare nei più disparati (e talvolta disperati) pronostici quirinaleschi. Tant’è che più i nomi vengono ripetuti, più questi sembrano nascondersi, rifuggendo riflettori, interviste, apparizioni pubbliche, nel tentativo di schivare cronisti e retroscenisti. Un po’ per scaramanzia, un po’ per non rimanerci male, un po’ perché la proclamazione del Capo dello Stato ha spesso riservato grandi sorprese. E questa volta, effettivamente, le incognite sono davvero troppe. E però nulla vieta di esprimere la propria preferenza per qualche figura quirinabile tra le tante in circolazione, includendo anche l’ipotesi – attualmente un po’ remota – di un Mattarella bis.


C’è chi, per esempio, vedrebbe bene al Colle Silvio Berlusconi. Ma l’endorsement questa volta non arriva dal mondo politico, né dagli alleati della coalizione di centrodestra. No, questa volta arriva da Lino Banfi. «Se Silvio Berlusconi diventasse presidente della Repubblica sarebbe bellissimo. Leggo sui giornali di questa possibilità e ne sarei davvero felice», dichiara l’attore e showman pugliese all’Adnkronos. Ma Banfi ufficializzerà il suo supporto al diretto interessato la prossima settimana in un’occasione speciale. Già, perché l’attore rivela che «ogni anno, da quarant’anni, l’11 luglio, che è il giorno del mio compleanno, Silvio Berlusconi mi telefona e mi dice “Auguri vecchio”, perché sono nato poco più di due mesi prima di lui. Abbiamo entrambi quasi 85 anni». Ma oltre alle parole d’affetto per Berlusconi, Banfi esprime anche un sincero apprezzamento per un’altra figura che affiancherebbe il Cav al Colle: Gianni Letta. Un uomo, un politico, una solida figura che, a detta di Banfi, rappresenta «la sintesi, l’incarnazione della mediazione».


Banfi: «Con Berlusconi al Quirinale chissà che non s’inventino un’altra onorificenza»

E l’attore, ipotizzando Berlusconi prossimo presidente della Repubblica, si lascia andare anche a qualche scherzosa proposta. «Io sono già stato nominato Cavaliere di Gran Croce, che è il grado più elevato dei cavalieri della Repubblica. Parlando pro domo mia, con Berlusconi al Quirinale chissà che non si inventino un’altra onorificenza», prosegue. E Banfi lancia una manciata di folkloristiche proposte tra cui scegliere: «Dovrebbero coniarne una nuova, tipo il “Nonno d’Italia” o l’”Allenatore del Quirinale”, così gli consiglio i moduli che deve usare, se il 5-5-5 o la bi-zona, in pieno stile Oronzo Canà, per affrontare con serenità tutte le grane che un garante della Costituzione si trova a fronteggiare».

Foto in copertina: ANSA/CLAUDIO ONORATI

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