Berlusconi, il ritorno (al telefono) per la convention di Forza Italia: «Sto bene, sono ancora in campo e intendo rimanerci» – Il video

Intervenuto a «Italia, ci siamo», l’ex premier ha poi rilanciato l’appello a Matteo Salvini e Giorgia Meloni per costruire un partito unico del centrodestra: «Abbiamo tempo fino al 2023»

Non ha intenzione di ritirarsi a vita privata Silvio Berlusconi: nonostante le notizie sul suo stato di salute delle ultime settimane, che vedevano un quadro clinico «altamente compromesso» e le continue udienze del caso Ruby ter, alle quali il cavaliere continua a non presentarsi proprio in ragione delle sue condizioni, il leader di Forza Italia rimarca la volontà di restare sulla scena politica. «Sono ancora in campo e intendo rimanerci nonostante tutto quello che mi è successo in questi anni, nonostante le tante inchieste giudiziarie infondate», ha detto oggi, 20 giugno, all’iniziativa del suo partito intitolata Italia, ci siamo. E dalla convention forzista, lancia un appello agli altri leader di centrodestra: «Il nostro compito è quello di costruire un partito repubblicano sul modello americano. Questa è una condizione indispensabile perché l’Italia possa davvero ripartire. Il mio appello duplice agli amici del centrodestra Salvini e Meloni: noi dobbiamo costruire da qui al 2023 quel partito unico che rappresenti la maggioranza degli italiani e che dia stabilità al governo di centrodestra».


Berlusconi si dice consapevole, davanti alla platea, dello «scetticismo di qualcuno» – e il riferimento pare essere alla leader di Fratelli d’Italia, ma chiarisce che non si tratterà di «fusioni a freddo o calate dall’alto. Noi abbiamo due anni di tempo per costruire dal basso questo centrodestra unito cominciando con il coordinamento dei gruppi parlamentari». L’ex presidente del Consiglio utilizza spesso la locuzione «Centrodestra unito». Per formare questo nuovo soggetto politico, invita i suoi alleati a svolgere «una attività intensa, cominciando da un coordinamento delle iniziative parlamentari, e poi coinvolgendo tante persone e tante energie, eletti, militanti, e anche esponenti della società civile oggi lontani dalla politica». Poi, la rassicurazione a chi mantiene le maggiori riserve sulla proposta che incontra anche il favore di Salvini: «Nessuna identità va sacrificata. Nessuno si preoccupi, non c’è alcuna smobilitazione né tanto meno liquidazione di Forza Italia. Al contrario, Forza Italia va rafforzata e organizzata ancora meglio. Un centrodestra unito sarà un centrodestra di governo solo se l’anima liberale, garantista ed europeista di Fi sarà ampiamente e fortemente rappresentata in questa nuova formazione politica».


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