La Francia sconsiglia i viaggi in Spagna e Portogallo: «Hanno aperto troppo le porte». Cresce l’allerta per la variante Delta

Il segretario di Stato francese agli Affari europei, Clément Beaune, ha messo in guardia i viaggiatori estivi e raccomandato prudenza. «Non si escludono misure rafforzate»

«Per tutti quelli che non hanno ancora prenotato le vacanze, evitate il Portogallo e la Spagna tra le vostre destinazioni. Meglio restare in Francia o andare in altri Paesi». Il consiglio arriva dal segretario di Stato francese agli Affari europei, Clément Beaune che ai microfoni di France 2 ha messo in guardia i cittadini sull’attuale rischio di contagio da Covid-19 in Paesi «che finora hanno aperto troppo le porte». Spagna e Portogallo combattono la veloce diffusione della variante Delta, con maxi cluster da arginare e l’incubo del coprifuoco che ritorna. E così in una stagione estiva di green pass e riaperture, è la nuova mutazione del virus a far ripiombare nella paura di viaggiare. Beaune ha invitato i francesi alla prudenza, rivolgendo il messaggio di una pandemia «tutt’altro che finita» soprattutto ai viaggiatori estivi. Parlando sempre di Spagna e Portogallo, il segretario di Stato francese non ha escluso «l’adozione di misure rafforzate nei confronti di questi due Paesi se il numero dei contagi dovessero continuare ad aumentare».


La situazione di Spagna e Portogallo

La Spagna è alle prese con uno dei più grossi cluster di contagi mai affrontato negli ultimi mesi, con oltre 1.000 positivi registrati nella sola regione di Madrid. Tutto parte da Maiorca, l’isola delle Baleari in cui decine di giovani studenti erano arrivati per festeggiare il traguardo della maturità, provocando un focolaio di oltre 1.800 casi. A preoccupare gli scienziati non solo la variante Delta, a cui risultano associati gran parte dei positivi registrati, ma anche l’età media rilevata: inferiore ai 40 anni, appartiene alla categoria di giovani che non aveva ancora deciso di vaccinarsi. Dopo il focolaio di Maiorca, la mutazione Delta ha continuato a correre minacciando tra i primi Paesi anche il Portogallo, dove pochi giorni fa si sono registrati circa più di 2 mila contagi in un giorno. Il dato più alto registrato da febbraio che ha allarmato così tanto le autorità portoghesi da costringerle a decidere per un nuovo coprifuoco in ben 45 città. Ristoranti e bar sono obbligati ad abbassare le serrande alle 22:30 nei giorni infrasettimanali e alle 15:30 nei weekend con inevitabili ricadute sul settore turistico ancora una volta messo in ginocchio.


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