Maxi focolaio a Maiorca, il buco nei controlli dietro il contagio di 850 ragazzi. Nove hotel dell’isola sotto la lente delle autorità spagnole – Il video

Nessuno dei ragazzi risultati positivi è in gravi condizioni. In Spagna tiene banco il mancato obbligo di test per gli arrivi da sei regioni

Quello che doveva essere un tranquillo viaggio di fine maturità a Maiorca, per 850 ragazzi è diventato teatro di un maxi focolaio di Covid. Tanti sono i ragazzi e le ragazze che sono risultati positivi. L’infezione è legata alla variante Delta, come racconta il Corriere della Sera. Al momento, ha spiegato a El Pais una portavoce del ministero della Sanità, tutti i casi segnalati sono lievi e nessuno ha richiesto il ricovero in ospedale. Né è stato rilevato alcun caso tra i lavoratori degli alberghi dove hanno soggiornato i giovani risultati positivi. Dopo la non stop isolana che si è tenuta dal 12 al 20 giugno, per altri 3 mila ragazzi è scattata la quarantena sull’isola, e ci sono ancora 268 studenti spagnoli che possono aver avuto contatti diretti o indiretti con i loro coetanei già rincasati e risultati positivi. In 175 sono stati portati al Covid hotel di Maiorca.


I controlli

Tra i contagiati, ci sono cittadini di Valencia, Madrid, Paesi Baschi, Murcia e Aragona, ma anche della Galizia. Secondo El Pais, sebbene le Isole Baleari richiedano test molecolari o test antigenici negativi all’ingresso delle isole per i viaggiatori provenienti dalla maggior parte delle regioni autonome, lo stesso non vale se i turisti provengono da Comunidad Valenciana, Murcia, Galicia, Extremadura, Ceuta e Melilla: in queste aree i bollettini medici segnalano meno di 50 casi ogni 100.000 abitanti negli ultimi 15 giorni.


Le aree dei contagi

Il maggior numero di positivi è stato registrato a Madrid, dove il ministero della Salute ha segnalato circa 250 casi confermati e più di 450 contatti isolati tra partner di giovani risultati positivi. Nei Paesi Baschi sono stati rilevati circa 50 positivi tra gli studenti. Il ministero della Salute aragonese ha riferito di aver rilevato una dozzina di casi positivi in ​​un gruppo di 15 persone. Il bilancio della città di Valencia è di 32 studenti contagiati.

Organizzazione sotto accusa

Ad essere nell’occhio del ciclone sono gli organizzatori della festa, per mancato rispetto delle misure anti Covid. Gli accordi iniziali, presi con le autorità dell’isola, prevedevano che gli spettatori stessero seduti, distanziati e con la mascherina. Ma i video di quei giorni, postati sui social, hanno raccontato una storia diversa: i ragazzi erano accalcati sotto il palco, in piedi, e quasi nessuno indossava la mascherina. Trasgressioni già verificate proprio nei giorni del raduno dalle forze dell’ordine che si erano presentate sul posto per un breve blitz. Le autorità stanno anche indagando su nove hotel di Llucmajor, località balneare venti chilometri sotto Palma, dove hanno alloggiato molti studenti.

Leggi anche: