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Bruce Springsteen, nessun concerto a Milano nel 2022: accordo saltato su San Siro

09 Luglio 2021 - 21:59 Redazione
Trotta, che rappresenta l'artista statunitense, ha fatto sapere che «il sindaco Beppe Sala ne è al corrente, così come il capo di gabinetto del Comune e gli assessori Roberta Guaineri e Filippo Del Corno»

Sarebbe stato l’ottavo concerto del rocker americano nello stadio di Milano. E invece, per attriti con i gestori di San Siro, Bruce Springsteen non passerà da San Siro per la tournée del 2022, probabilmente l’ultima per The Boss. A raccontarlo all’agenzia Dire è Claudio Trotta, promoter italiano per l’artista: «Quando abbiamo formulato la richiesta per San Siro, che era la prima scelta mia e di Bruce, la società che gestisce lo stadio – M-I stadio – ha negato la disponibilità di date in cui poter effettuare uno o più concerti, a fronte di altri live che dovevano esserci negli anni passati e che andavano recuperati». Poi, in un secondo tentativo di raggiungere un accordo, è stata offerta da San Siro la possibilità di decidere una data per il 2022, ma il contatto è avvenuto «in piena pandemia» e i concerti non si potevano organizzare.

Il tour mondiale del 2022 vedrà comunque altre tappe in Italia, ma che rischiano di escludere diversi fan che già si preparavano al concerto di Milano. Trotta, parlando con la stampa, ha affermato che la vicenda è arrivata fino a Palazzo Marino. «Il sindaco Beppe Sala ne è al corrente, così come il capo di gabinetto del Comune e gli assessori Roberta Guaineri e Filippo Del Corno». Il manager ha anche sottolineato che Del Corno «è l’unico che si è esposto su questo tema. con un post su Facebook – nel quale – offriva mediazione fra M-I stadio e noi». Ma la proposta di conciliazione «non ha avuto seguito».

L’ultima volta che Springsteen si è esibito a San Siro è stata nel 1985. In Italia, invece, il suo ultimo concerto si è tenuto al Circo Massimo di Roma, cinque anni fa. Trotta, infine, ha chiosato con amarezza: «Quello che posso dire ora è che Milano perderà l’artista che ha suonato più concerti in tempi diversi a San Siro e che ha dichiarato pubblicamente che questa è casa sua. Certamente per responsabilità né mia né dell’artista – ma -, di chi gestisce» San Siro.

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