In Evidenza ENISiriaUSA
DIRITTIDdl ZanItalia VivaLGBTQ+Matteo SalviniMonica CirinnàOmofobiaPDSenatoVideo

Ddl Zan, Cirinnà riprende Faraone che applaude Salvini. Il renziano: «Mi hanno lapidato sui social» – Il video

14 Luglio 2021 - 11:42 Maria Pia Mazza
La bagarre in Aula a Palazzo Madama finisce sui social, tra accuse reciproche di "disonestà" tra senatrici e senatori del Partito democratico e quelli di Italia Viva

Clima infuocato in aula al Senato durante la discussione sul Ddn Zan. Urla e fischi han costellato l’intero dibattimento, dall’una e dall’altra parte. E gli strascichi della bagarre in Aula si sono riversati poi sui social, con i senatori e le senatrici che han pubblicato sui propri social video di dettaglio per mostrare le reazioni ritenute “poco coerenti” dei diversi senatori rispetto al disegno di legge e alla volontà di approvarlo. E così , la senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà ha pubblicato sui propri account social il video del senatore di Italia Viva Faraone mentre applaude l’intervento di Matteo Salvini in Aula. «In Senato adesso pregiudiziali di costituzionalità su ddl Zan – scrive Cirinnà allegando il video -. Il capigruppo di Italia Viva Faraone applaude Salvini che spiega perché la Lega ritiene incostituzionale questa legge. No comment».

Immediata la replica del capogruppo di Italia Viva su Twitter. «Monica – scrive il senatore Davide Faraone – la pregiudiziale di incostituzionalità della Lega non è passata in aula per 12 voti. Decisivi i 13 voti contrari di Italia Viva. Menti sapendo di mentire. Ps.: la prossima volta che mi riprendi col telefonino dimmelo che sorrido. Peccato, anche tu intrisa di grillismo». In aula il giorno dopo, il senatore di Italia Viva si è lamentato del fatto che, la pubblicazione del video da parte di Cirinnà lo ha da reso: «oggetto di una lapidazione sui social». Un episodio che di certa non aiuta a rasserenare i rapporti tra dem e renziani.

Foto in copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Video: Twitter / Monica Cirinnà

Leggi anche:

Articoli di DIRITTI più letti