L’allarme della direttrice di malattie infettive dell’Iss sulla variante Delta: «Gli over 60 che aspettano per il richiamo ora rischiano molto»

E sulla scuola propone di riaprire in presenza vaccinando tutti i ragazzi dai 12 ai 19 anni. «Non basta immunizzare il personale», spiega la direttrice Anna Teresa Palamara

Gli ultimi dati non sono affatto incoraggianti. Il monitoraggio dell’indice di contagio indica un Rt vicino alla soglia di guardia 1. In aumento. Secondo Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie infettive dell’Iss, bisogna prestare massima attenzione, bisogna stare in allerta: «Sicuramente la crescita dei contagi c’è e per questo dobbiamo correre a vaccinarci e non abbassare la guardia», spiega al La Stampa. Quello che più preoccupa adesso sono i quattro milioni e mezzo di italiani da 60 anni in su che non si sono ancora vaccinati o che sono coperti da una sola dose. Sono loro a rischiare di avere gravi conseguenze per il Covid.


Il problema degli over 60 che non fanno la seconda dose

«C’è un numero importante di over 60 che sembra recalcitrante a fare il richiamo. Dobbiamo fargli capire che così rischiano di vanificare quanto fatto con la prima somministrazione», aggiunge la microbiologa che si augura che non si arrivi ai 50 mila contagi della Gran Bretagna. «Dipenderà – dice – sia dai progressi nella campagna vaccinale che dai nostri comportamenti non far salire troppo la curva dei contagi». Per quanto riguarda, invece, l’aumento di ricoveri e decessi, invece, non c’è da attendersi «la situazione drammatica che abbiamo vissuto lo scorso anno e questa primavera perché i vaccini di fatto ci stanno proteggendo». Anche se con una sola dose «la protezione si riduce».


«Le scuole? Vacciniamo i ragazzi dai 12 ai 19 anni»

Non «si può stare tranquilli», però, perché «sappiamo che, continuando a circolare, il virus accumulerà mutazioni», nonostante gli «sforzi enormi fatti sul territorio, sia attraverso l’attività di testing che rispetto alla capacità di monitorare e individuare nuove varianti». E secondo il bollettino del centro Europeo per il controllo delle malattie, «ora siamo tra i Paesi europei che, con maggior precisione, sono in grado di individuare nuove varianti». Infine Anna Teresa Palamara parla di scuole: «La riapertura in presenza è una priorità assoluta. Per farlo in sicurezza, i ragazzi dai 12 ai 19 anni devono vaccinarsi, non basta immunizzare il personale».

Foto in copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI

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