Stretta dell’Università Statale di Milano sugli alloggi: niente stanza a chi non è vaccinato

Oltre ai requisiti essenziali di merito e di reddito, si aggiunge quello della immunizzazione anti Covid. Le richieste potranno essere presentate entro settembre, ma per completare il ciclo vaccinale ci sarà tempo fino al 31 dicembre

Niente vaccino anti-Covid? Allora nessuna possibilità di presentare domanda per la richiesta di un alloggio presso le residenze e gli appartamenti messi a disposizione dei fuori sede dall’Università Statale di Milano. Oltre ai criteri di merito e reddito, per il prossimo anno accademico, l’Ateneo del capoluogo lombardo ha fissato come requisito essenziale per poter accedere al bando di concorso l’«essere in possesso della certificazione di avvenuta vaccinazione Covid-19». Una scelta legata anche a questioni di sicurezza, perché data l’emergenza ancora in corso, le camere doppie sono state riconvertite in camere singole, in modo da poter garantire l’isolamento degli studenti in caso di contagio e di quarantena. Di conseguenza, il numero di alloggi disponibili per i fuori sede è diminuito, riducendosi a circa 615 camere che verranno affittate a 2.750 euro annui per quanti risulteranno idonei e vincitori nella graduatoria finale di assegnazione in base ai requisiti richiesti. Le richieste d’alloggio potranno essere presentate entro settembre. Ma dato l’inizio ritardato delle vaccinazioni per i più giovani, l’Università di Milano darà tempo fino al 31 dicembre per completare la vaccinazione e ottenere dunque la certificazione di avvenuta vaccinazione anti-Covid. 


Foto in copertina: Ansa/Matteo Corner


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