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«Perché non chiedete a un Lgbtq+ se è sieropositivo?», Borghi (Lega) sui vaccini scatena Elio Vito (FI): «Ignobile: si scusi» – Il video

20 Luglio 2021 - 18:40 Maria Pia Mazza
«Non c’entra nulla la sieropositività con l’omosessualità. Borghi chieda scusa al Paese che dovrebbe rappresentare con onore e decoro per le scempiaggini dette», sbotta il deputato di Forza Italia

«Che vergogna, che squallore, che tristezza, davvero, accomunare omosessualità, sieropositività, vaccinazione… Mi raccomando, eh, Forza Italia, facciamoli federazione, partito unico con la Lega!». Il deputato di Forza Italia Elio Vito è un fiume in piena dopo le dichiarazioni del deputato Claudio Borghi che, spazientito dalle telefonate dei giornalisti che gli domandavano se fosse vaccinato contro il Covid o meno, su Twitter ha scritto: «Terzo giornalista che chiama per sapere se sono vaccinato. Finora sono stato gentile, al prossimo parte il vaffanculo e la cancellazione dalla lista dei contatti. Perché questi eroi la prossima volta che intervistano un LGBT non gli chiedono se è sieropositivo e se fa profilassi?».

Un’associazione, quella dell’omosessualità alla sieropositività di una persona, che ha mandato su tutte le furie il deputato di Forza Italia. Ed Elio Vito, durante il suo intervento in Aula, ha voluto richiamare l’attenzione dei colleghi alle parole dell’esponente del Carroccio, «affinché possa scusarsi dinanzi all’Assemblea, per le cose scritte poco fa». Il deputato forzista, dopo aver tralasciato «la prima parte delle dichiarazioni di Borghi perché sono cose personali sue», richiama l’attenzione sul prosieguo del tweet di Borghi. «La cosa grave – prosegue infatti l’onorevole Vito – viene adesso: “Perché questi eroi la prossima volta che intervistano un Lgbtq+ non gli chiedono se è sieropositivo e se fa sieroprofilassi?”».

La risposta di Elio Vito a Claudio Borghi dopo l’associazione tra sieropositività e omosessualità

E da qui parte la durissima invettiva del deputato forzista contro il “collega” della Lega: «Credo che mettere nei confronti della comunità Lgbtq+ e dell’omosessualità di nuovo lo stigma della sieropositività dopo 40 anni sia una cosa ignobile. Lo ha dimostrato la scienza che è inesatto. Non c’entra nulla con la resa pubblica o meno dello stato vaccinale dell’onorevole Borghi, ma paragonare di nuovo omosessualità e sieropositività è un gravissimo gesto di discriminazione nei confronti di queste persone». E l’onorevole Vito incalza ancora: «Facciano ostruzionismo sul Ddl Zan, ma non occorre il Ddl Zan ma un minimo di buonsenso, che un parlamentare dovrebbe avere, per non dire queste scempiaggini. Non c’entra nulla la sieropositività con l’omosessualità». E infine, l’onorevole Vito conclude con una richiesta di scuse da parte dell’esponente del Carroccio: «Si vaccini, non si vaccini, lo dica o meno. Ma l’onorevole Borghi, per cortesia, prima che inizi un’indegna polemica (come sta già succedendo) per le sue indegne dichiarazioni, chieda scusa a me, alla comunità e al Paese che dovrebbe rappresentare con onore e decoro».

Foto in copertina: ANSA/ SERENA CREMASCHI
Video: Twitter / Elio Vito

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