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Brusaferro: «I vaccini sono l’unica via per tornare alla normalità. Necessario convincere gli indecisi»

20 Luglio 2021 - 11:30 Redazione
Il portavoce del Cts ribadisce: «Per le persone non protette dal vaccino gli effetti del virus possono essere severi»

Il governo accelera sul Green Pass. Con l’aumento dei contagi da Coronavirus, l’obiettivo dell’esecutivo è quello di spingere sulle vaccinazioni per tenere sotto controllo la pandemia ed evitare ulteriori chiusure. Per i «vaccinati con ciclo completo le probabilità di infettarsi e sviluppare la malattia grave si riducono fortemente», ribadisce Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss e portavoce del Cts, in un’intervista al Corriere della Sera. I dati delle ultime settimane mostrano un maggiore numero di non vaccinati tra i ricoveri ospedalieri: «Per le persone non protette dal vaccino o che hanno ricevuto una sola dose, gli effetti del virus possono essere severi». Tuttavia, come riscontrato anche dagli ultimi dati, non si può escludere che chi è vaccinato con due dosi «possa contrarre il virus e trasmetterlo. Ecco perché è importante che anche i vaccinati seguano il principio di massima precauzione e indossino la mascherina nei luoghi dove è indicata».

Per questo, Brusaferro invita ancora una volta alla massima attenzione. «La scommessa – dice – è garantire che il virus circoli sempre meno e questo si può ottenere solo se la popolazione aderisce in massa e rapidamente alla campagna di immunizzazione». Ma la scelta degli strumenti per convincere gli indecisi, o arrivare agli over 60 ancora non vaccinati, «esula dalle nostre competenze di tecnici, è di natura politica», dichiara Brusaferro, che aggiunge: «Dobbiamo essere consapevoli che solo il vaccino ci tirerà fuori dalla crisi creando condizioni sfavorevoli alla circolazione del virus. È l’unica via per riprendere una nuova normalità. Non ci sono alternative». L’infezione, per il portavoce del Cts, va evitata ad ogni costo. Ma la modulazione degli strumenti per immunizzare la fascia più ampia di cittadini deve tener «conto della sensibilità delle persone e del contesto sociale, sapendo che bisogna raggiungere le coperture».

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