Vaccini, impennata di prenotazioni tra i giovani. Brusaferro: «Possiamo convincere i No vax»

Nella fascia d’età 12-19 anni, nell’ultima settimana, si sono registrate 282mila somministrazioni in più. In quella 20-29 anni, l’incremento è stato addirittura di 586mila

Per il direttore dell’istituto Mario Negri, Giuseppe Remuzzi, sono impossibili da convincere. Per il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, i No vax possono essere persuasi facendo vedere «che il vaccino è efficace e che le misure attuali – non particolarmente restrittive – sono possibili proprio perché il vaccino funziona». In un’intervista a la Repubblica, il volto delle conferenze stampa sull’andamento dei contagi da Coronavirus in Italia ribadisce che i farmaci biologici riducono decessi e ospedalizzazioni per oltre il 95%: «La stragrande maggioranza delle persone che finiscono in ospedale e in terapia intensiva non ha ricevuto neanche una dose. Dobbiamo compiere tutti gli sforzi possibili affinché sia coperta la larghissima parte della popolazione. Continuando la campagna ai ritmi attuali, insomma, sarà sempre più evidente anche agli scettici che il vaccino è lo strumento che ci consente di poter convivere con il virus».


L’introduzione dell’obbligatorietà del Green pass per svariate attività ha dato una spinta alle vaccinazione. E sono i giovani – spesso accusati di comportamenti irresponsabili durante la pandemia – a fare da traino all’immunizzazione della popolazione italiana. Nella fascia d’età 12-19 anni, nell’ultima settimana, si sono registrate 282 mila somministrazioni in più. In quella 20-29 anni, l’incremento è stato addirittura di 586 mila. Numeri positivi, anche se pongono il tema dell’approvvigionamento di dosi delle Regioni. Il commissario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, promette che i farmaci saranno disponibili per rispondere al ritmo di 500 mila inoculazioni giornaliere. L’autorizzazione attesa per domani 26 luglio dall’Aifa per l’uso di Moderna negli under 18 dovrebbe dare ulteriore ossigeno ai centri vaccinali.


Boom di prenotazioni tra i giovani

I No vax, secondo uno studio dell’Università Statale di Milano, sono meno influenti di quanto si pensasse nel raggiungimento dell’immunità di gregge: meno del 5% della popolazione è ritenuta totalmente contraria al vaccino e si concentrano nella fascia di età 25-54. Giovani e anziani, dunque, i più propensi al vaccino, e il Green pass si sta dimostrando un incentivo importante per le prenotazioni. Ad esempio due giorni fa, il 23 luglio, in Puglia le persone che hanno richiesto una dose sono aumentate dell’84% rispetto al giorno precedente: le prenotazioni sono passate in 24 ore da 11.634 a 21.399. «Nella maggior parte dei casi sono persone tra i 12 e i 30», ha spiegato Vito Montanaro, direttore del dipartimento Salute della Regione. Anche in Toscana, sul dato settimanale, si è registrato un incremento di 50 mila prenotazioni. Nel Lazio, boom di 200 mila utenti sulla piattaforma regionale nell’ultima settimana, 86 mila solo sabato. Le richieste hanno messo in sofferenza gli stock regionali di dosi: «Abbiamo ancora 100 mila posti disponibili ad agosto, se avessimo più dosi riusciremmo a immunizzare le persone molto prima», ha affermato l’assessore alla Salute, Alessio D’Amato.

«I vaccini hanno un’efficacia nella riduzione dell’infezione superiore all’80%»

In Sicilia, le somministrazioni sono aumentate del 62,91% nell’ultima settimana, mentre lungo tutta la Penisola partono iniziative per vaccinare i ragazzi nei luoghi non convenzionali. Il camper allestito a Rubiera si muove non più verso le case degli over 60, ma si aggira nelle zone della movida. La Liguria organizza open night. il Piemonte dà libero accesso agli adolescenti, per permettere di programmare senza vincoli di date le vacanze. «Durante una pandemia, vaccinarsi non è solo una scelta individuale – rimarca Brusaferro -. Siamo chiamati a proteggere la comunità. I vaccini hanno un’efficacia nella riduzione dell’infezione superiore all’80%. È vero, possiamo in alcuni casi contrarre e anche trasmettere l’infezione, ma con una sintomatologia minima». In previsione della riapertura delle scuole, il presidente dell’Istituto superiore di sanità ribadisce che «disponiamo per gli over 12 di uno strumento sicuro e approvato – il vaccino, ndr -. È importante che venga utilizzato dai ragazzi e anche da tutto il personale, docente e tecnico-amministrativo».

Vaccini agli studenti over 12 e Green pass per i trasporti

Circa una possibile obbligatorietà vaccinale per i dipendenti del mondo scuola, come per il personale sanitario, Brusaferro non si addentra in una valutazione che «ha aspetti politici». Ricorda, però, che «la scuola più sicura è quella dove tutti coloro che non hanno controindicazioni sono vaccinati. Gli strumenti vanno modulati per raggiungere il più possibile questo obiettivo. Anche perché la scuola deve accogliere chi è più fragile e per ragioni di salute non può vaccinarsi». Soffermandosi sull’estensione dell’uso del Green pass, approvato in consiglio dei ministri giovedì 22 luglio, Brusaferro valuta positivamente il certificato, poiché «garantisce spazi di libertà. Utilizzarlo e promuoverlo ci fa sentire più sicuri, questo è lo spirito con cui va interpretato. Va spinto per favorire la possibilità di mantenere aperte le attività». Sulla possibilità di ampliare il campo d’azione del Green pass ai trasporti, conclude ricordando che il certificato verde «è stato messo a punto a livello di Unione europea proprio per favorire la libera circolazione tra Paesi. Ha nel suo dna l’aspirazione a garantire la possibilità di muoversi».

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