Addio allo scrittore Antonio Pennacchi: il premio Strega è morto a 71 anni stroncato da un infarto

Prima di diventare scrittore di successo, aveva lavorato per circa trent’anni come operaio. Con i suoi romanzi è riuscito a raccontare l’impresa della bonifica dell’agro pontino, la vita, la sofferenza e le gioie dei coloni

È morto, all’età di 71 anni, Antonio Pennacchi. Se n’è andato nella sua casa di Latina oggi, 3 agosto. Dalle prime ricostruzioni sembra che il decesso sia stato causato da un infarto. Premio Strega nel 2010 col celebre Canale Mussolini, Pennacchi era riuscito con i suoi romanzi a raccontare l’impresa della bonifica dell’agro pontino, la vita, la sofferenza e le gioie dei coloni. Prima di diventare lo scrittore di successo che tutti conosciamo, aveva lavorato per circa trent’anni come operaio, all’Alcatel Cavi di Latina. Contestualmente si era appassionato alla politica, prima iscrivendosi all’Msi e passando successivamente coi militanti del Psi. Negli stessi anni entra nella Cgil ma viene espulso poco tempo dopo. Entra allora nella Uil, passa al Partito Comunista Italiano e di nuovo alla Cgil, da cui è espulso nuovamente nel 1983. Sfruttando un periodo di cassa integrazione, si iscrive alla facoltà di Lettere dell’università di Roma La Sapienza. Da lì avrà inizio la sua carriera di scrittore.


ALESSANDRO DI MEO/DC | Antonio Pennacchi, autore di Canale Mussolini, edito da Mondadori, ha conquistato il Premio Strega 2010

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