Sirio: il bimbo tetraplegico rimasto senza sonde e alimenti per l’attacco hacker alla Regione Lazio

«Grazie ai grandissimi geni che hanno fatto l’attacco hacker alla Regione Lazio oggi mio padre è andato a prendere tutta la fornitura di alimenti, sonde e siringhe e non si è riusciti a concludere nulla. Una giornata buttata: persone con disabilità e caregivers ringraziano!»

Sirio Persichetti, un bambino di quasi otto anni con diagnosi di tetraplesi, è rimasto senza sonde e senza alimenti a causa dell’attacco hacker alla Regione Lazio. La sua storia l’ha raccontata la madre Valentina Perniciaro su Twitter: «Grazie ai grandissimi geni che hanno fatto l’attacco hacker alla Regione Lazio oggi mio padre è andato a prendere tutta la fornitura di alimenti, sonde e siringhe e non si è riusciti a concludere nulla. Una giornata buttata: persone con disabilità e caregivers ringraziano!». La madre, che ogni giorno racconta sui social network la quotidianità del bimbo, ha spiegato cosa è accaduto al Corriere della Sera: «Ieri mio marito Paolo è andato alla Asl per prendere le forniture per Sirio, che si alimenta solo con una sonda; ha aspettato inutilmente come tutti gli altri. I terminali erano bloccati per l’attacco e non ci hanno consegnato nulla. Mio marito dovrà tornare». Valentina è presidente della Fondazione Tetrabondi, organizzazione no profit «che prova a conquistare la libertà per Sirio e i bimbi come lui». E racconta ogni giorno su Instagram, Twitter e Facebook le giornate del figlio in assistenza domiciliare.


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