Cj Ujah, il velocista britannico che si è aggiudicato la medaglia d’argento nella staffetta 4x100m maschile alle Olimpiadi di Tokyo, è stato sospeso per presunta violazione delle norme antidoping. La sua squadra, formata da Zharnel Hughes, Richard Kilty e Nethaneel Mitchell-Blake, era stata superata dall’Italia che invece aveva vinto l’oro. Se la violazione venisse confermata, le medaglie dell’intera squadra sarebbero a rischio: in questo modo la classifica scalerebbe al contrario, determinando l’argento per il Canada e il bronzo per la Cina. Secondo quanto riportato dal giornale britannico Independent Ujah, 27 anni, è risultato positivo durante i Giochi a due sostanze vietate note come Sarm (Selective Androgen Receptor Modulators): la prima è la S23, che aiuta la costruzione muscolare, la seconda è Ostarine, un agente anabolizzante. La notizia arriva dopo che il quotidiano inglese Times aveva fatto insinuazioni su una prima pagina del suo inserto sportivo in merito ai rapporti, da tempo interrotti, tra la medaglia d’oro nei 100 metri e nella staffetta Marcell Jacobs e l’imprenditore Giacomo Spazzini, «è indagato dalla polizia per traffico di anabolizzanti».
August 12, 2021
Leggi anche:
- Dalle ferite in Afghanistan al bronzo paralimpico: la storia di Monica Contrafatto dietro il trionfo a Tokyo 2020
- Tokyo 2020, arriva la conferma: il britannico Cj Ujah positivo al doping. Aveva vinto l’argento nella staffetta 4×100
- «Not Italy again!»: le prime reazioni dei media inglesi all’oro azzurro nella 4×100 a Tokyo 2020
- Tokyo 2020, la risposta di Tortu che emoziona la sala stampa: «It’s a miracle… E basta»
- Tokyo 2020, record italiano per gli azzurri nella finale della 4×400 d’atletica. Medagliere a quota 39