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«È morto il criminale comunista Gino Strada», il post Facebook condiviso dal dirigente di Fratelli d’Italia

13 Agosto 2021 - 23:24 David Puente
«È morto il criminale comunista Gino Strada», il post Facebook condiviso dal dirigente di Fratelli d'Italia
«È morto il criminale comunista Gino Strada», il post Facebook condiviso dal dirigente di Fratelli d'Italia
Un dirigente locale del partito di Giorgia Meloni prima pubblica il post contro Gino Strada, poi lo rimuove (troppo tardi)

«Onore a tutti i giovani di destra» scrive in un post Facebook Giuseppe Fiorito, dirigente del partito Fratelli d’Italia a Rovereto, condividendo uno screenshot contenente il seguente messaggio: «È morto il criminale comunista Gino Strada. Onore a tutti i giovani di destra che lo affrontarono durante i cortei dove lui con una chiave inglese in mano gridava “Uccidere un fascista non è reato”». Due ore dopo la pubblicazione, Fiorito rimuove il post. Troppo tardi, come testimoniano Il Dolomiti e lo screenshot di Open sotto riportato scattato poco prima della rimozione (qui il link del post cancellato).

Screenshot di Open scattato poco prima della rimozione del post.

Il testo (che troviamo qui e qui) è la sintesi di un altro testo diffuso nel 2018 e tornato a circolare a seguito del decesso: «Mosul, quando i miei fratelli della Folgore ti portavano feriti civili ,bambini compresi e li facevi aspettare fuori dall’ospedale, perche’ eri intento a medicare i ribelli per farli tornare a combattere che cazzo ci di dici? Se li dovevano caricare sui blindo fare 70 km per portarli nella loro base e qualcuno non arrivava vivo.. che ci dici caro chiave inglese, si perche’ ti chiamavamo cosi chiave inglese all’universita’, perche’ giravi con una chiave da 24 sotto l’eschimo eri il capo dei picchiatori, il nostro medico ne ha salvati 120 di quelli da te rifiutati, facci il c ..del piacere fatti un biglietto di solo andata e non ci rubare piu soldi».

Il riferimento alla chiave inglese e ai picchiatori porta alla memoria l’omicidio di un giovane studente di destra, Sergio Ramelli, ucciso a Milano nel 1975 da un gruppo di giovani armati di chiave inglese Hazet 36. In quel periodo Gino Strada frequentava la facoltà di Medicina presso la Statale di Milano e faceva parte del Movimento Studentesco, un’organizzazione extraparlamentare di sinistra. Secondo quanto riporta Il Manifesto, Strada era il vice di Luca Cafiero nella direzione dei Katanga, il servizio d’ordine del movimento. Che collegamento c’era tra il fondatore di Emergency e l’organizzazione con l’omicidio di Sergio Ramelli? Nessuno, visto che le indagini condotte dal giudice Guido Salvini portarono all’individuazione dei colpevoli appartenenti al servizio d’ordine di un altro gruppo extraparlamentare di estrema sinistra, Avanguardia operaia.

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