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La storia di Sayed Saadat, da ministro delle Comunicazioni in Afghanistan a rider in Germania – Il video

27 Agosto 2021 - 16:39 Redazione
Nel 2018 era a capo del dicastero sotto la presidenza Ghani. Oggi fa il fattorino a Lipsia: «Spero che anche altri politici decidano di lavorare con il pubblico piuttosto che nascondersi»

Sayed Sadaat ha 49 anni ed lavora come rider a Lipsia, in Germania. Nel 2018, Sadaat era il ministro delle Comunicazioni dell’Afghanistan. Quell’anno decide di lasciare l’incarico governativo per «disaccordi con i membri della cerchia del presidente Ghani», racconta all’agenzia Reuters. Nel dicembre scorso Sadaat si trasferisce in Germania, scegliendo un lavoro da fattorino nella città orientale famosa per aver dato l’ambientazione al Faust di Goethe.

Sayed Sadaat: «L’ostacolo più grande? La lingua»

«Non ho nulla per cui sentirmi in colpa», ha detto l’uomo con passaporto britannico-afgano, ottenuto dopo aver trascorso parte della sua vita proprio nel Regno Unito prima di raggiungere l’Europa. «Mi aspettavo un futuro economico migliore e un ruolo di primo piano nei settori delle telecomunicazioni e dell’informatica a lungo termine», afferma Sadaat, che spiega come «la lingua sia l’ostacolo più difficile qui» per sfruttare la laurea in informatica e telecomunicazioni che ha ottenuto. Per superare le barriere linguistiche, oltre a lavorare, Sadaat segue un corso di tedesco quattro ore al giorno, per «sperare di trovare lavoro in un campo correlato».

I timori per i familiari e amici in Afghanistan

Oggi ha imparato a guidare nel traffico in bici, «un’altra cosa entusiasmante ma dura all’inizio», e dopo lavoro consegna pasti con un’associazione di volontariato. «Più persone incontri e più parli e prima impari», spiega. «Spero che anche altri politici seguano lo stesso percorso, lavorando con il pubblico piuttosto che nascondersi». Con le escalation militare e la crisi umanitaria nel Paese, Sadaat adesso spera che i suoi familiari e amici riescano a imbarcarsi su un volo, magari per la Germania, dove da inizio 2021 i richiedenti asilo di cittadinanza afgana sono aumentati del 130 per cento, stando ai dati forniti dall’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati.

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