L’organizzatore delle marce no mask in Texas è morto dopo 21 giorni in terapia intensiva

La moglie dell’uomo, contraria alle sue posizioni negazioniste, ha chiesto scusa «a chi è rimasto ferito dai suoi punti di vista»

È morto Caleb Wallace, uomo texano di 30 anni e padre di tre figli più una quarta bambina in arrivo: la moglie, Jessica Wallace, partorirà il prossimo mese. I sanitari, la sera del 27 agosto, hanno trasferito il paziente Covid in un hospice vicino alla casa di famiglia, a San Angelo, per essere accompagnato fino alla morte. «Caleb non ha più molto tempo – aveva scritto sua moglie su gofundme, dove ha organizzato una raccolta fondi per chiedere un sostegno alla sua famiglia monoreddito -. A coloro che gli hanno augurato la morte, mi dispiace che i suoi punti di vista e le sue opinioni vi abbiano ferito. Ho pregato che ne uscisse con una nuova prospettiva e più apprezzamento per la vita – ha concluso. Non posso dire molto di più perché posso non parlare per lui». Wallace è stato uno dei no mask più famosi negli Stati Uniti.


«Caleb è morto in pace». Così sua moglie, nel pomeriggio – ora americana – del 28 agosto, sui social. «Vivrà per sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti». Il 30enne è morto dopo aver combattuto per molti giorni «in stato di incoscienza, assistito da ventilazione artificiale e pesantemente sedato», hanno scritto i quotidiani locali di San Angelo. Nel luglio 2020 Wallace aveva organizzato la «Manifestazione per la libertà», una protesta contro il governo americano che, a suo dire, «ha preso il controllo delle vite dei cittadini». Caleb ha anche fondato i San Angelo Freedom Defenders, un gruppo di persone nato con lo scopo di «porre fine alla dittatura sanitaria del Covid». Dalle mascherine dannose per i bambini alle vaccinazioni, l’uomo non ha mai accettato le disposizioni in ambito sanitario emanate dalle istituzioni. Il 26 luglio scorso, sono arrivati i primi sintomi da Covid-19. Anziché accettare l’assistenza medica, ha iniziato a curarsi con cocktail di vitamina C, zinco, aspirina e invermectina, un farmaco antiparassaitario. Quattro giorni dopo la comparsa dei sintomi, la situazione è degenerata e Wallace è stato trasportato in ospedale.


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