In Evidenza ENISiriaUSA
ATTUALITÀCoronavirusGoverno DraghiGreen passSanitàTrasporti pubblici

Green pass obbligatorio per viaggiare, cosa cambia dal 1° settembre su treni, aerei e navi

30 Agosto 2021 - 10:09 Fabio Giuffrida
Non verrà richiesto in treni e pullman regionali, sui taxi e in tram, bus e metropolitane. Chi verrà beccato senza certificato verrà cacciato dai treni e multato

Dal 1° settembre chi non avrà il Green pass non potrà più viaggiare (con alcune eccezioni). Non potrà salire su aerei, treni veloci (quindi Alta velocità e Intercity), navi e traghetti per i collegamenti marittimi fuori regione: spostamenti, dunque, non solo di piacere ma anche necessari, per motivi di salute o lavoro. Un modo, questo, per invogliare gli scettici a vaccinarsi contro il Covid anche se basterà comunque sottoporsi a un tampone (con esito negativo) per ottenere il Green pass provvisorio e, dunque, salire a bordo di un aereo o di un treno veloce. Non sarà richiesto, invece, per prendere i mezzi del trasporto pubblico locale, quindi bus, tram e metro. Almeno per ora. Sarebbe impossibile garantirne il controllo. Anche nei treni e nei pullman regionali non sarà richiesto di esibire la certificazione verde. Intanto i No Green pass si stanno organizzando annunciando proteste per l’1 settembre in tutta Italia. Promettono di bloccare i treni.

Aerei

Le compagnie aeree potranno continuare a occupare tutti i posti disponibili, come d’altronde hanno sempre fatto, ma dall’1 settembre dovranno verificare che tutti i passeggeri siano dotati di Green pass. Per le navette aeroportuali la capienza massima prevista è dell’80 per cento. Intanto in Italia sarà possibile viaggiare in aereo anche se in possesso solo della prima dose (in attesa del richiamo). Non sarà consentito, invece, per i voli europei: per fare un esempio, con la prima dose si potrà andare da Catania a Roma ma non da Roma a Parigi. Per andare a Parigi, dunque, bisognerà aver completato il ciclo vaccinale da almeno due settimane. Concretamente come si farà? Al gate bisognerà presentarsi con biglietto e certificato verde. Senza Green pass non si parte.

Treni

Chi viaggia, anche quotidianamente, da Roma a Milano (e viceversa) o verso altre città coperte dall’alta velocità (o dagli Intercity) dovrà munirsi di Green pass. Dall’1 settembre non ci sono più scuse. La verifica avverrà direttamente a bordo: il controllore esigerà non solo il biglietto ma anche il Green pass. Chi non ne sarà provvisto verrà invitato a scendere alla prossima stazione, sarà multato per violazione delle regole di bordo (e nel frattempo verrà isolato in uno spazio appositamente adibito a bordo) e, ad attenderlo, a terra ci sarà la Polizia ferroviaria che lo multerà per la seconda volta. Il passeggero, beccato senza Green pass, verrà accusato di aver dichiarato il falso: dal 25 agosto, infatti, in fase di prenotazione, bisogna dichiarare di essere in possesso della certificazione verde. Chi non volesse accettare queste condizioni, non potrà partire. O, al massimo, se ha acquistato il ticket prima del 25 agosto, potrà chiedere il rimborso integrale a Trenitalia (ma entro oggi, 30 agosto). La certificazione verde non viene richiesta, invece, nei treni regionali anche se collegano regioni diverse.

Navi e traghetti

Bisognerà viaggiare con il Green pass su tutte le navi e traghetti che fanno trasporto interregionale, dunque che viaggiano tra regioni diverse. All’interno della stessa regione, invece, non sarà richiesta alcuna certificazione. Unica eccezione per i collegamenti via mare dello Stretto di Messina: in questo caso, pur spostandosi tra Sicilia e Calabria, non verrà richiesta la certificazione verde. Una decisione che stride, in realtà, con i numeri preoccupanti dell’isola che già da oggi, 30 agosto, finisce per prima in Italia in zona gialla (e vive con il “fantasma” dell’arancione nelle prossime settimane). La capienza per navi e traghetti è dell’80 per cento. Le sanzioni per i trasgressori vanno da 400 a 1.000 euro.

Bus, metropolitane e tram

Niente Green pass – al momento – per bus, metro e tram ma anche taxi. Insomma, niente certificazione verde per i mezzi del trasporto pubblico locale. Sui bus che svolgono servizio tra regioni diverse, invece, sarà necessario esibire il certificato verde. Intanto dovrebbe tornare la figura del “controllore” che garantirà sui mezzi del trasporto pubblico il rispetto delle regole, quindi mascherine obbligatorie e distanziamento sociale, evitando anche gli assembramenti. Una figura più che mai necessaria visto che bus, tram e metro – in cui non è prevista l’esibizione del Green pass – verranno presi d’assalto dai ragazzi che a settembre torneranno a scuola. E il dato negativo sulle vaccinazioni – oltre il 40 per cento dei ragazzi tra 12 e 19 anni non ha avuto nemmeno la prima dose – preoccupa molto. La soluzione? Aumentare le corse negli orari di punta, scaglionare gli orari di ingresso per le attività scolastiche e potenziare i controlli.

Foto in copertina di repertorio: ANSA/Mourad Balti Touati

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti