I presidi non possono sospendere i docenti? Il caso della sentenza dei giudici di Trieste che crea confusione

La Corte stabilisce che i dirigenti scolastici non hanno il potere di sospendere i docenti, la competenza è dell’Ufficio per i Procedimenti disciplinari. Ma ciò non mette in discussione i provvedimenti previsti per il personale senza Green pass

Una sentenza che avrà delle conseguenze sulla gestione del lavoro nel mondo della scuola. La Corte di Appello di Trieste ha stabilito che i dirigenti scolastici non hanno il potere di sospendere i docenti. La decisione è frutto del parere contenuto nell’ordinanza della Cassazione civile che ha ribadito un principio generale, respingendo l’appello presentato dal Miur e confermando la decisione di primo grado. In quell’occasione già era stata dichiarata l’illegittimità della sanzione disciplinare della sospensione per tre giorni nei confronti di un docente. La competenza, stabilisce la Corte, è dell’Ufficio per i Procedimenti disciplinari e non del dirigente scolastico. Secondo la Corte, dunque, solo l’Ufficio per i Procedimenti disciplinari, organo amministrativo della scuola competente in materia – e non il preside – può sospendere un docente. Ad ogni modo, la sospensione del docente in questione nulla ha a che fare con la mancata presentazione del Green pass. L’ordinanza non mette comunque in discussione i provvedimenti previsti dal governo per il personale scolastico senza Green pass. Ci scusiamo per aver dato spazio a una errata interpretazione della sentenza, circolante nelle ultime ore. Occorre precisare che la sanzione introdotta dal decreto-legge 111/2021 non comporta l’avvio di un procedimento disciplinare ma è disciplinata quale diretta conseguenza della violazione di un obbligo di legge.


Articolo modificato alle ore 20.30


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