L’assalto ai vaccini dei 20enni, il sorpasso con la prima dose su tutte le fasce d’età – L’analisi Ispi

In costante crescita anche la curva dei 12-19enni che hanno deciso di sottoporsi alla vaccinazione

I ragazzi hanno capito «meglio di altre che il vaccino è libertà». La frase è del ministro Roberto Speranza e si adatta bene al report stilato dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) Matteo Villa sulle statistiche del ministero della Salute e riportato dal Corriere della Sera. Su un totale di 4,5 milioni di cittadini vaccinati contro il Coronavirus, tra i primi posti di chi si è sottoposto all’inoculazione del farmaco ci sono i ventenni che hanno superato i trentenni e pure i quarantenni. Nella fascia 20-29 anni si è vaccinato almeno con una dose il 75% (contro il 70% dei 30- 39enni e il 73% dei 40-49enni). Cresce anche il grafico della fascia 12-19 anni: il 59% di loro si è immunizzato almeno con un’iniezione, per un totale di 2,7 milioni soggetti.


I dati dal 1° luglio

Il trend in crescita, per quanto riguarda l’accesso ai vaccini, è stato notato nel periodo estivo. Dal primo luglio agli inizi di settembre si sono vaccinati il 24,7% dei trentenni, il 35,5% dei ventenni e il 37,7% dei 12- 19enni. Rispetto ai 30-39enni, dunque, i 12-19 enni e i 20-29enni si sono vaccinati rispettivamente il 52% e il 43% in più. Un dato incoraggiante, nonostante il pericolo minimo di contrarre l’infezione tra i giovanissimi non li abbia tenuti lontani dagli hub vaccinali.


Meno vaccinati tra i più anziani

Sempre secondo i dati forniti dall’Ispi, su 100 non vaccinati al primo luglio, la percentuale di chi ha scelto di vaccinarsi è inversamente proporzionale all’età dei pazienti: 49% tra i 12-19enni, 56% tra i 20-29enni, 43% tra i 30-39enni, 35% tra i 40-49enni, 29% tra i 50-59enni, 26% tra i 60-69enni.

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