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Ita, i lavoratori di Alitalia bloccano la Roma-Fiumicino: «No ai licenziamenti e ad azioni unilaterali»

08 Settembre 2021 - 19:10 Maria Pia Mazza
La denuncia dei sindacati: «Si rischiano 7mila posti di lavoro in Alitalia e altri 5 mila tra handling e manutenzione». Ita ribadisce: «Disposti ad assumere 2.800 persone»

Ennesimo mancato accordo tra sindacati e i vertici di Ita (Italia Trasporto Aereo Spa, ndr) sul personale della società pubblica di proprietà del ministero dell’Economia e delle Finanze che controlla Alitalia e che dovrebbe sostituire la storica compagnia aerea italiana dal prossimo 15 ottobre. Durante il tardo pomeriggio di oggi, 8 settembre, un lungo corteo di auto di lavoratori Alitalia, intorno alle 18, ha cominciato a procedere a passo d’uomo, bloccando di fatto la Roma-Fiumicino in direzione Eur, per raggiungere la sede di Ita. Al contempo, sotto la sede della nuova compagnia si è radunato un centinaio di lavoratori Alitalia, con bandiere con slogan, vessilli sindacali e lacrimogeni. In una nota diffusa in serata, Ita ha confermato il mancato raggiungimento dell’intesa con i sindacati. «Il Presidente di Ita Alfredo Altavilla – si legge in una nota ufficiale – esprime il rincrescimento per l’impossibilità di arrivare ad un accordo, motivata dal perdurare di pregiudiziali puramente formali che nulla hanno a che fare con il merito e la bontà del progetto relativo alla nascita di ITA e che rispecchiano consuetudini e linguaggi non più attuali», confermando l’intenzione di assumere 2.800 persone. I sindacati, dal canto loro, hanno richiesto «zero licenziamenti e tutele per tutti i lavoratori Alitalia», rigettando «azioni unilaterali» e richiedendo dunque che si trovi una soluzione tra richieste dei lavoratori e i nuovi asset aziendali di Ita.

Cuscito (Filt Cgil): «Si rischiano 12mila posti di lavoro»

Da giorni sono in corso confronti tra i vertici di Ita e le rappresentanze sindacali, per tentare di raggiungere un accordo per l’acquisizione del ramo Aviation di Alitalia e un’intesa sul personale della compagnia. Nei giorni scorsi i sindacati hanno scritto due lettere sulla vertenza Ita. «Abbiamo mandato due messaggi – ha riferito il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito – uno a tutte le forze politiche e ai candidati a sindaco di Roma e un’altra all’azienda sul sistema di regole e sul Piano industriale che secondo noi va incrementato». I sindacati, in entrambi i casi, intendono sapere «cosa ne pensano di quello che sta succedendo governo, azienda, parti politici e candidati a sindaco di Roma» dato che, secondo le stime dei sindacati «si rischiano 7 mila posti di lavoro in Alitalia e altri 5 mila tra handling e manutenzione», così come dichiarato dal leader della Filt, Fabrizio Cuscito. Al contempo i sindacati richiedono «zero licenziamenti e tutele per tutti i lavoratori Alitalia», rigettando «azioni unilaterali» e richiedendo dunque che si trovi una soluzione tra richieste dei lavoratori e i nuovi asset aziendali di Ita.

Foto in copertina: Twitter / Filt Cgil Nazionale

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