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Mostra di Venezia, Audrey Diwan vince il Leone d’Oro con «L’Événement». A Sorrentino il premio della Giuria

11 Settembre 2021 - 20:19 Redazione
La 78esima edizione del Festival di Venezia si chiude con la vittoria del film francese, basato sul romanzo autobiografico di Annie Ernaux

L’Événement di Audrey Diwan è il Leone d’oro a Venezia. Il premio è stato assegnato dalla giuria della Mostra del Cinema presieduta da Bong Joon Ho e composta da Saverio Costanzo, Virginie Efira, Cynthia Erivo, Sarah Gadon, Alexander Nanau e Chloé Zhao. A Jane Campion è andato il Leone d’argento per la miglior regia, con il film The power of the dog. Penélope Cruz e John Arcill hanno vinto la Coppa Volpi rispettivamente per la migliore interpretazione femminile nel film Madres Paralelas (di Pedro Almodóvar), e per la miglior interpretazione maschile nel film On the Job: The missing 8 di Erik Matti. È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino ha vinto invece il Gran premio speciale della giuria. Al giovane protagonista della sua pellicola, Filippo Scotti, è andato il premio Marcello Mastroianni.

Di cosa parla il film vincitore

L’Événement, basato sull’omonimo romanzo autobiografico di Annie Ernaux, è la storia di una giovane brillante universitaria, Anamaria Vartolomei, nella Francia di inizio anni ’60 con l’aborto ancora illegale è determinata a non proseguire la gravidanza per seguire la sua strada. Anamaria sa di rischiare la vita e la prigione, oltre che di esporsi alla vergogna della sua comunità. Il film accelera con l’avvicinarsi degli esami finali della protagonista e con il suo stato di gravidanza sempre più evidente. Per lei è tempo di agire, e di mostrarsi pronta ad affrontare la questione con tutti i mezzi. Legali o illegali. «Qual è il destino di una giovane donna che si misura con un aborto clandestino? Spesso possiamo solo cercare di indovinare la risposta», ha detto la regista-sceneggiatrice, giornalista e scrittrice francese. E ancora: «Il destino delle giovani che hanno dovuto ricorrere a questo tipo di operazioni è rischioso e insopportabile. Tutto quello che ho fatto è stato cercare la semplicità dei gesti, l’essenza che potesse veicolarla».

Immagine di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI

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