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Ruby Ter, Berlusconi dice no alla perizia psichiatrica: «Lede la mia onorabilità. Il processo vada avanti senza di me»

16 Settembre 2021 - 17:07 Maria Pia Mazza
La dichiarazione dell'ex premier ai giudici: «Evidente pregiudizio nei miei confronti, mi fa comprendere quale sarà l'esito finale di questo processo»

Una decisione «lesiva della mia storia e della mia onorabilità», che metterebbe in luce un «evidente pregiudizio nei miei confronti». Sono le parole usate da Silvio Berlusconi per commentare la scelta dei giudici di Milano di sottoporlo a un quella che il Cav definisce un’«illimitata perizia psichiatrica». L’ex premier lo ha scritto in una dichiarazione presentata dai suoi legali oggi, 16 settembre, al presidente del collegio della settima sezione penale Marco Tremolada, spiegando che non intende accettare questa decisione, lasciando dunque campo libero al prosieguo del processo «anche in mia assenza». La dichiarazione del leader di Forza Italia fa seguito alla decisione dei giudici del Ruby ter di conferire l’incarico a un collegio di tre periti (un medico legale, un cardiologo e uno psichiatra) che avranno tempo sino al prossimo 5 novembre per stabilire se le condizioni di salute dell’ex premier costituiscono o meno un impedimento per partecipare al processo, in cui Berlusconi è imputato per corruzione in atti giudiziari con altre 28 persone.

«Non posso accettare tale decisione»

«L’ipotesi di sottopormi a un’ampia e illimitata perizia psichiatrica da parte del Tribunale – scrive Berlusconi nella dichiarazione – dimostra, per ciò che ho fatto nella vita in molteplici settori fra cui l’imprenditoria, lo sport e la politica, un evidente pregiudizio nei miei confronti e ben mi fa comprendere quale sarà anche l’esito finale di questo ingiusto processo». Nella dichiarazione, il leader di Forza Italia aggiunge: «Non posso quindi accettare tale decisione, che è lesiva della mia storia e della mia onorabilità. Si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo, che neppure sarebbe dovuto iniziare, nella consapevolezza che anche successivamente verrà riconosciuta la assoluta correttezza del mio comportamento e sarò assolto da ogni accusa».

Foto in copertina: ANSA/Andrea Fasani

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