Lgbtq+, domani in Svizzera il referendum sul matrimonio tra coppie omosessuali

Il disegno di legge si chiama «matrimonio per tutti». La consultazione avrà carattere confermativo. I sì sono favoriti

In Svizzera è la vigilia del referendum: domani, 26 settembre, lo Stato chiederà ai propri cittadini se sono d’accordo sul matrimonio per coppie dello stesso sesso. La consultazione avrà carattere confermativo: nei mesi scorsi, infatti, il Parlamento ha già varato un provvedimento che estende il beneficio anche alle coppie omosessuali. I pronostici dicono che il “sì” otterrà tra il 60 e il 70%. Il disegno di legge si chiama «matrimonio per tutti» e ha come obiettivo quello di eliminare le differenza tra un matrimonio per una coppia eterosessuale e quello per una coppia omosessuale. Nonostante la Svizzera sia ancora uno dei Paesi europei a non prevedere questo istituto giuridico, da tempo il Paese ha ammesso alcuni benefici per coppie omosessuali. Dalla reversibilità pensionistica, alle agevolazioni in campo ereditario e anche la possibilità di adottare il figlio naturale del partner.


Cosa prevede la legge svizzera sul «matrimonio per tutti»

In caso di ok alla norma, la legge prevede che se uno dei due componenti della coppia non fosse svizzero, otterrebbe il diritto di cittadinanza. Le donne potranno inoltre accedere alla fecondazione eterologa. Il governo, per voce della ministra della giustizia Karin Keller-Sutter ha invitato l’elettorato a esprimersi a favore della nuova legge. Per il sì si è espressa anche la Chiesa evangelica elvetica, non quella cattolica. Dall’Italia arriva il commento di Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay per i diritti Lgbtq+, Solidale, Ambientalista, Liberale e candidato a sindaco di Roma. «Domani in Svizzera ci sarà il referendum sul matrimonio egualitario. Attualmente, gli ultimi sondaggi indicano che il 63% degli svizzeri voterà a favore. Questo potrà determinare che le coppie Lgbtq+ potranno avere il diritto di sposarsi e di formare una famiglia. Il matrimonio per le coppie Lgbtq+ in Italia sarebbe la prima legge che ci da pari diritti, lavoreremo con tutte le forze sociali che vorranno per portare anche in Italia questo Referendum», ha detto.


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