A 24 anni dal terremoto di Umbria e Marche: l’omaggio dei vigili del fuoco – Il video

11 morti e danni per otto miliardi: gli account social dei vigili del fuoco hanno omaggiato i propri uomini impegnati nei soccorsi alle popolazioni colpite

Era il 26 settembre del 1997. La terra tra l’Umbria e le Marche aveva già iniziato a tremare dalla primavera precedente. Prima una serie di scosse a Massa Martana, in provincia di Perugia. Poi un gran numero di piccoli eventi sismici registrati nell’area dell’Appennino umbro-marchigiano. Infine, dal 4 settembre in avanti, la crisi tellurica divenne una presenza costanze nelle vite degli abitanti di Foligno e Serravalle di Chienti. Nelle prime ore del 26 settembre, le scosse iniziarono ad acquisire intensità. Fino alle 11.40. Epicentro Annifo. Profondità 9,8 km. Magnitudo 6.0 e IX grado della scala Mercalli. In totale, furono 11 le vittime causate dallo sciame sismico, 100 i feriti e oltre 80 mila case danneggiate.


Ai costi in termini di vite umane, si aggiunsero danni ingenti al patrimonio artistico dell’area. Crollò una porzione della volta giottesca della Basilica superiore di San Francesco ad Assisi (ci vollero 35 milioni di euro per ripararla). Nelle Marche, invece, si aprirono molte crepe in diversi palazzi storici di Caldarola. Per i circa 33mila interventi di soccorso totali, è stata stimata una spesa di circa 8 miliardi di euro. Oggi, a 24 anni di distanza da quella tragedia, gli account social dei vigili del fuoco hanno omaggiato i propri uomini impegnati nei soccorsi alle popolazioni colpite. Furono circa 2mila i pompieri dispiegati per settimane nelle aree terremotate di Umbria e Marche.


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