La morte di Dora Lagreca e il giallo del parapetto: «Lei si è aggrappata prima di cadere giù»

Secondo alcuni testimoni tra Dora Lagreca e il fidanzato Antonio Capasso c’era stata una lite quella sera. L’avvocato dell’indagato smentisce

Dora Lagreca, la donna di 30 anni, precipitata nella notte tra l’8 e il 9 ottobre scorso da un balcone al quarto piano di una palazzina di via di Giura, nel quartiere di Parco Aurora a Potenza, si era aggrappata al parapetto. Ed era completamente nuda, senza vestiti. Per questo ieri i Ris hanno portato via gran parte della lamiera per individuare tracce di Dna. Mentre il fidanzato 29enne Antonio Capasso è indagato per l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio. «Al momento non mi sembrano esserci elementi che possano far presumere esserci stata una colluttazione o un litigio tra i due nelle fasi antecedenti la morte della giovane», ha detto ieri l’avvocato Domenico Stigliani che lo difende.


La lite tra Antonio Capasso e la fidanzata

Ma secondo alcuni testimoni una lite tra i due c’era stata. È nata dopo aver lasciato una festa di laurea di una loro amica. Ed è cominciata in auto per poi proseguire nel mini-appartamento al quarto piano. Il Corriere della Sera pubblica oggi una ricostruzione della serata. Subito dopo aver fatto rientro a casa, intorno alle 2,15 di sabato scorso, i due hanno continuato a discutere. E proprio a quel punto – secondo il racconto del ragazzo – Dora avrebbe pronunciato la frase «Adesso la faccio finita». Nel dirlo la giovane avrebbe aperto il balcone del monolocale che si trova a circa un metro dal parapetto. «Forse la ragazza voleva dimostrare qualcosa al fidanzato e si è lanciata, dopo aver aperto il balcone senza calcolare la distanza del muretto e a quel punto non è riuscita a fermarsi — sostiene Stigliani —. Antonio avrebbe cercato di afferrarla senza riuscirci. È corso sotto e alle 2.27, come testimonia la chiamata fatta dal cellulare, ha avvertito il 118».


Dora respirava ancora quando l’ambulanza l’ha caricata. Il ragazzo ha poi avvertito i suoi genitori ma non quelli della fidanzata. E questo perché i carabinieri arrivati sul posto gli avevano detto che ci avrebbero pensato loro. La relazione tra i due andava avanti da un anno con alti e bassi. In queste ore, inoltre, stanno andando avanti anche le indagini “tradizionali” dei Carabinieri del Comando provinciale di Potenza che hanno ascoltato numerose persone, in particolare amici dei due fidanzati, che, in un locale alla periferia della città, li hanno visti in atteggiamenti teneri anche poche ore prima della morte di Dora. In molti, però, hanno raccontato di una coppia – accomunata da alcuni problemi di udito – spesso litigiosa. E Dora è volata giù dal balcone proprio al termine di una lite.

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